La notte magica, quella in cui i sogni diventano realtà. Il fenomenale Napoli ha fatto impazzire di felicità la sua gente, battendo il City costato milioni di sterline con la doppietta di Cavani, che ha recuperato il suo ruolo di straordinario bomber, e avvicinandosi alla clamorosa qualificazione agli ottavi di Champions.
Effettuato il sorpasso sugli inglesi in classifica, gli azzurri dovranno battere il 7 dicembre il Villarreal in trasferta (gli spagnoli sono a zero punti e fuori gioco) e tale successo renderebbe inutile quello della squadra di Mancini sul Bayern, ormai qualificato. Nessuno dei sessantamila voleva uscire dal San Paolo dopo aver partecipato a una sfida epica, una di quelle che resteranno nella storia. La gente ha spinto gli azzurri verso il trionfo con quei fischi che hanno stordito il City nell’ultimo quarto d’ora.
La partenza degli azzurri è stata esaltante. Il Napoli è stato coraggioso e aggressivo, non si è lasciato intimorire dalla regina della Premier. Mazzarri ha abbassato Gargano davanti alla difesa, si è protetto sulle fasce per tentare di limitare Silva e Milner (Mancini ha cambiato modulo passando al 4-4-2) e soprattutto ha chiesto di attaccare con decisione, sfruttando anche i minimi errori del City, com’era accaduto nella partita d’andata. E così Hamsik, grintoso e concentrato nonostante la mattinata d’ansia per la rapina subita dalla moglie, ha colpito di testa verso Hart dopo 9′. In questo avvincente avvio, con gli assi del City messi in difficoltà dalla corsa e dall’iniziativa degli azzurri, il Napoli ha conquistato il vantaggio. Al 17′, il tiro da fuori di Inler è stato deviato in angolo da Hart. Ha calciato Lavezzi dalla sinistra e il tocco di testa di Cavani, in area piccola, è stato impercettibile e decisivo: palla tra palo e portiere, saliva l’urlo di Fuorigrotta per il Matador tornato grande. Proprio lui, il bomber, andava dopo un paio di minuti vicino al raddoppio: incisiva la progressione di Campagnaro, puntuale il servizio per Edy che scaricava sul lato sinistro della porta.
Il City, però, non è un avversario facilmente addomesticabile e cominciava a spingere sui lati, in particolare a sinistra con l’ex laziale Kolarov. Sul tiro-cross di Dzeko arrivava il pareggio, provocato da un erroraccio di Aronica, il pretoriano di Mazzarri che fino a quel momento si era battuto bene. Pallone respinto sul piede di Silva, tiro deviato da De Sanctis e per Balotelli, inoperoso fino a quel momento, era agevole scaraventarlo nella porta vuota. SuperMario esultava alla sua maniera, cioè senza esultare.
Lo smarrimento accusato dal Napoli alla fine del primo tempo per il pari durava poco. Mentre i sessantamila dedicavano cori a Maradona, colpito dalla scomparsa della madre, gli azzurri colpivano ancora e ancora con Cavani. Perfetto il suo inserimento da dietro (4′) sul cross di Dossena, a cui aveva servito il pallone lo scatenato Lavezzi: una bordata violenta, imparabile per Hart. Si ribaltava nuovamente il fronte in questa notte di infinite emozioni, il Napoli si chiudeva per difendere il risultato e cercare la ripartenza buona. Dzemaili, entrato al posto di Inler (botta al fianco sinistro), e Gargano andavano in pressing alto sul portatore di palla. Maggio e Dossena si abbassavano per offrire ulteriore protezione ai tre centrali, così il City non trovava sbocchi e concedeva spazi, come al 24′: perfetto il lancio di Hamsik da metà campo per Lavezzi sul lato opposto, però, dopo aver saltato il lentissimo Kompany, il Pocho non tirava in maniera impeccabile e Hart respingeva. Nel finale c’era un’altra prodezza, quella di Hamsik (31′): scartava Kolarov e centrava il palo sinistro. Mancini faceva partire l’assalto finale, De Sanctis con due super parate su Balotelli serrava la porta.
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
