E il San Paolo urlò in coro: buon compleanno, Edi. Feliz cumple, magari, così da farlo sentire un po’ più a casa. Più di quanto non si senta già in tenuta (da sera) azzurra, su un prato verde e in mezzo alla sua gente. Il modo migliore per festeggiare e brindare ai 26 anni? Ovvio: giocando. Ancora. Per la trentacinquesima volta in questa stagione, saltellando tra il Napoli e la Celeste. Tra il campionato e le coppe. Tutte, sempre, senza sosta. L’unico dono, l’unico desiderio è questo: un soffio sulle candeline, palla in rete e via. Oggi, però, Cavani dovrà modificare un tantino le leggi dei compleanni e trasformarsi in un festeggiato che fa regali ai suoi invitati. Cioè ai tifosi: gol europei. Gol per vincere con il Viktoria Plzen e continuare a sognare. E poi, Edi versione Cupido: nel giorno di San Valentino, toccherà a lui far battere all’impazzata i cuori azzurri. E magari far ammattire anche gli uomini venuti dall’Est.
NOTTE UNICA – E allora speciale come mai, per il Matador, la notte di Europa League. Speciale perché coincide con il suo ventiseiesimo compleanno e con la festa degli innamorati. C’è di tutto, al San Paolo: gente, adrenalina, avversari sfrontati. E poi ci sono mamma Berta, l’amico Alexis e il manager Pierpaolo Triulzi, venuti dall’Uruguay e dall’Argentina soltanto per brindare con lui. Conoscendolo, è facile scommettere che farà qualsiasi cosa per rendere indimenticabile il momento: per se stesso, per i compagni e il popolo azzurro. Non proprio in massa, a dire il vero, per il primo atto della sfida con la squadra della città famosa per la birra pilsner e la Skoda, ma comunque e sempre un pezzo unico della collezione mondiale per passione a calore. E poi, diciamola tutta: non capita mica tutti i giorni festeggiare un compleanno con migliaia di persone intorno.
SULL’OLIMPO – Cavani, però, è un predestinato. Un attaccante straordinario e un atleta meraviglioso. Un esempio vivente di quanto al talento vada sempre sommata una mentalità vincente. Con il lavoro, i sacrifici e una costanza invidiabile, in due anni e mezzo è riuscito a scalare l’Olimpo e a sedere al tavolo degli dei del calcio moderno: ormai, il nome di Edi è abbinato a quelli di Messi, Cristiano Ronaldo, Ibra, Falcao. Cioè il top del top. L’elite degli attaccanti, dei funamboli e dei fenomeni del calcio mondiale. Ed altrettanto ovvie sono le attenzioni di tutte le superpotenze del pallone. Nel giorno dell’Europa League, del suo compleanno e dunque della festa di una Napoli che lo ama alla follia, però, è bene frenare ogni voce, smorzare ogni patema e provare soltanto a stappare champagne insieme con il Matador. A suon di gol e con una vittoria.
INSTANCABILE – Imprescindibile, Cavani, in questo Napoli. Imprescindibile per una squadra che vuole vincere e consacrarsi definitivamente: lui, che negli occhi e nei modi di essere calciatore e uomo ha una fame e una sete implacabili, di fermarsi e riposare non ne vuole sapere. Non vuole sentirne parlare. Mai: con quella di oggi, tra il campionato, le coppe e gli impegni con la Nazionale, saranno trentacinque le partite stagionali di Cavani. Sempre in campo e quasi sempre dall’inizio, con le sole eccezioni di due ingressi a gara in corso in Europa League e di tre partite di campionato saltate per infortunio Chievo e Atalanta, Cagliari per squalifica. I gol in tasca, ventinove. Come a dire: no Cavani, no party. E mai come in questa notte. Feliz cumple, Edi.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.