La prima riflessione, dopo il pari con la Samp, è automatica e legittima: è un Napoli stanco? La risposta è un po’ più articolata: più che di squadra stanca nel complesso bisogna parlare di alcuni singoli da riportare al top, di energie da ritrovare soprattutto sulle corsie esterne (si era visto già con la Lazio, gli azzurri faticavano ad allargare il gioco e a prendere campo) e di brillantezza da ritrovare dalla trequarti in su. Di contro, Mazzarri può contare su un’infermeria vuota che consentirà un ampio turn over in coppa come già accaduto all’andata: la squadra che ha affrontato la Sampdoria domenica era per otto undicesimi diversa da quella scesa in campo il giovedì contro il Viktoria Plzen, con un centrocampo cambiato in blocco.
Da qui allo scontro diretto il Napoli avrà una gara in più nelle gambe, la scomoda trasferta in Repubblica Ceca, e un giorno in meno di riposo (in Friuli giocherà lunedì) tra il turno precedente di campionato e lo scontro diretto. In coppa ampio turn over, contro l’Udinese, ragionando in prospettiva, servirà invece tanta attenzione sul piano disciplinare: in diffida restano De Sanctis, Pandev, Gamberini e Britos. Niente calcoli con i friulani, solo una vittoria a Udine darebbe un senso pieno allo scontro diretto. Però sarà il caso di evitare ingenuità da giallo.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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