La saga americana degli Anni 70, Missione impossibile, quella dalla colonna sonora elettrizzante e inconfondibile, proponeva sempre situazioni impossibili più che complesse (appunto), eppure alla fine gli eroi-spie della squadra in azione riuscivano sempre a spuntarla. Svanendo nel nulla in trionfo. Tutto chiaro? Ecco, apparentemente la missione cui era chiamato Edinson Cavani all’alba della stagione, eguagliare e magari superare il primato di 115 gol con il Napoli detenuto da Diego Armando Maradona, sembrava davvero impossibile considerando le 49 reti differenza, ma evidentemente le vie del signore del gol sono davvero infinite. Come la fame e la potenza del Matador. Numeri, fulmini e saette: dopo la tripletta rifilata alla Roma, sono diventati 25 i gol stagionali di Edi in 23 partite, e 91 quelli realizzati in totale con la maglia azzurra. Il regno di re Diego, incontrastato da oltre vent’anni, vacilla di brutto.
LA CRESCITA – E allora, il terremoto con la faccia da indio non smette di far vibrare il San Paolo, la città e il cuore del popolo azzurro. Un’iradiddio, questo atleta statuario e micidiale, perfetto o giù di lì, che compirà 26 anni il 14 febbraio (giorno dell’andata dei sedicesimi di Europa League con il Viktoria Plzen): 26 anni appena, e ciò significa che, considerando il suo modo di lavorare, la vita vissuta con il chiodo del sacrificio e la fame atavica, nessuno può ancora delimitare i suoi margini di crescita.
IL RECORD – Stratosferica quella degli ultimi anni vissuti a Napoli con Mazzarri: i 91 gol realizzati nelle 118 partite giocate in azzurro – due stagioni e mezza -, rappresentano probabilmente il più ampio margine di miglioramento registrato di recente in circolazione. Fenomenale, il Matador, uno che sfida i grandi del passato, del presente e del futuro, e anche la fantasia di chi ogni volta è costretto a trovare nuovi aggettivi per non rendere banali il canto delle sue imprese. A lungo andare, continuando di questo passo, toccherà anche rivedere il trono dei marcatori di tutti i tempi del Napoli: Maradona Diego, Lui, è ancora in testa con 115 gol, ma Edi incalza a 91. Il prossimo mito nel mirino è Careca, fermo a 96. Poi, si vedrà.
COME CRISTIANO – Certo è che il ritmo del Matador di questa stagione è spaventoso: 25 gol in 23 partite disputate in ogni competizione (33 il primato personale). Nella fattispecie: 16 le reti in campionato e 7 in Europa League, con tanto di momentanei primati delle rispettive classifiche marcatori; poi graffio in Coppa Italia e anche in Supercoppa. Bang. Un cannone che viaggia alla stessa, identica media di Cristiano Ronaldo, vice Pallone d’oro alle spalle di Messi.
TRIPLETTE IN BACHECA – Da sballo anche il computo delle triplette griffate finora con il Napoli: sette, in totale, di cui sei in campionato con Milan, Roma, Lazio (2), Samp e Juve, e una nell’Europa League 2010-2011 con l’Utrecht. Si, vale la pena precisarlo, perché invece nell’Europa League di quest’anno ha calato finanche il poker con il Dnipro. Sette tris e altrettanti palloni portati a casa, in virtù del principio dell’hat-trick inglese: palloni esibiti in una bacheca di casa, modello libreria, come fossero tomi della scienza del gol.
VINCERE O? – Applausi a scena aperta, per Edi. Delirio collettivo, per lui: il popolo lo adora, lo ama visceralmente. Gioisce, gode e trema: all’idea che arrivi qualcuno di molto ricco e ambizioso, pronto a versare i 63 milioni di euro della clausola rescissoria e a promettere un futuro pieno di successi. Tutti consapevoli. Come ovvia è la sua voglia di vincere in Italia e in Europa: “Io ho un obiettivo: il Napoli sa cosa voglio” . Parola di Edi il fenomeno. Matadoro zecchino.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
