«Sì, è vero, ho fatto 33 gol tra campionato e coppe, però?», però non s’accontenta El Matador. «E’ che volevo migliorarmi. E’ che volevo fare almeno un gol in più dell’anno scorso». Dice pure questo, Cavani, in quel fiume di parole azzurre che accompagna il Napoli nuovo re di coppa. Ma dura un momento. Perché stavolta davvero non c’è rammarico che tenga. E infatti sorride la famiglia Matador mentre posa al completo col trofeo passato prima di mano in mano e poi di casa in casa. Trofeo che è anche il primo vinto da Cavani con un club e che per questo fa storia pure in casa sua. «Obiettivo raggiunto. Missione compiuta», racconta soddisfatto il bomber tutto Dio, squadra e famiglia. Uno che, abusando un po’ del Censis e del suo dell’ultimo rapporto sui sentimenti tricolori, non si farebbe fatica a definire un “perfetto italiano del pallone”. E non è uno scherzo, perché sono davvero questi i suoi valori più importanti. Una sintesi eccellente tra quel rito pagano che è il pallone e la fede sincera che da Atleta di Cristo Cavani porta in campo e fuori.
MERCATO – E quindi, venticinquenne com’è, non c’è da meravigliarsi se sia nei pensieri dei migliori club d’Europa. Ma dovranno tutti rassegnarsi: inglesi, spagnoli ed italiani. Il Napoli che vuole andare avanti sulla strada dei successi, infatti, sa di non poter fare a meno del suo re del gol. Anzi, è giusto il contrario: è proprio su di lui e sui suoi gol che deve costruire il proprio futuro. Del resto, l’ha detto anche Cavani: «Si saprà presto se questa coppa Italia è un punto d’arrivo o di partenza». O, chissà, se è tutte e due le cose. Ovvero: la chiusura d’un ciclo che va dal tre a tre col Cittadella in un triste 26 settembre del 2004 al due a zero alla Juve nell’ultima felicissima notte dell’Olimpico, e l’avvio di un nuovo percorso che punta sempre più all’Europa e al campionato. Un progetto al quale non può essere estraneo il campione nato a Salto, città di confine (con l’Argentina) e terra di campioni. Là, infatti, sono nati pure Andrade e Fornaroli e anche Luis Alberto Suarez, El Pistolero del Liverpool, compagno di Cavani in Nazionale. E proprio la Celeste avrà Cavani – e anche Gargano – nei prossimi giorni. I due azzurri, infatti, sono tra i convocati per l’amichevole di sabato prossimo con la Russia a Mosca e poi per la doppia sfida col Venezuela (2 e 10 giugno) per la qualificazione al prossimo Mondiale brasiliano. La stagione del Matador, insomma, non è finita ancora.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro