L’edizione odierna de La Repubblica tratta dell’infortunio subito dal matador Cavani. Il risentimento muscolare patito dall’bomber azzurro sembra più grave del previsto e potrebbe tenerlo fuori anche nella prossima gara contro il Torino. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di IamNaples.it:
Il dolore alla coscia è ricomparso, all’improvviso: troppo forte per essere ignorato. E allora niente Atalanta, per il desolato Matador, nemmeno convocato per la trasferta di stasera (20.45) a Bergamo, nel turno infrasettimanale del campionato. Per il Napoli è stata una doccia fredda: inattesa. Tutti gli esami medici, eseguiti in modo ovviamente scrupoloso, avevano infatti certificato la completa guarigione del bomber uruguaiano e sul suo recupero c’era grande ottimismo: pure da parte dello staff sanitario azzurro, tra i migliori d’Italia. Invece è scattato l’allarme, visto che a questo punto non ci sono più certezze sul ritorno in campo del capocannoniere della serie A, che potrebbe stare fuori anche domenica con il Torino. «Le sue condizioni saranno valutate di giorno in giorno », ha tirato le somme il dottor De Nicola. Davvero un brutto colpo. Il Napoli riperde Cavani e non sa quando potrà contare di nuovo su di lui. Di certo non stasera, nella insidiosa trasferta sul campo dell’Atalanta. Il giocatore, escluso dall’elenco dei convocati, non sarà neppure in tribuna a tifare per i compagni: resterà a casa a curarsi, nella speranza di rimettersi in forma più in fretta possibile. Nonostante tutto per il Torino c’è ottimismo. Ma l’attacco azzurro, nel frattempo, verrà formato a Bergamo da Goran Pandev e Lorenzo Insigne, come contro il Chievo. I due dovranno fare coppia per forza, anche se non hanno le caratteristiche tecniche e fisiche per essere complementari. Mazzarri non ha alternative, però, e proverà a trasformare l’emergenza in una risorsa. Con davanti due seconde punte, infatti, gli azzurri avranno almeno la chance di non dare riferimenti ai difensori avversari, che non brillano tra l’altro per la velocità. Chissà se potrà bastare. Il Napoli s’aspetta molto da Insigne, che alla vigilia s’è caricato guardando i vecchi filmati di Maradona, nel giorno del compleanno dell’ex capitano azzurro. «È stato il calciatore più forte del mondo, gli faccio tanti auguri. Ho visto le sue videocassette: uno spettacolo davvero incredibile. Non ho mai pensato di poter giocare al San Paolo come lui, anche se piano piano sono migliorato e adesso sto percorrendo la mia strada», ha detto il giovane attaccante alla Rai. «Mi piacerebbe avere tutto di Diego, è stato un campione unico. Ma lasciamo stare i paragoni, io non sono ancora nessuno. Ascolto le raccomandazioni dei compagni e dell’allenatore. Per quanto mi riguarda, come tutto il resto della mia squadra, resto con i piedi per terra». La trasferta di Bergamo, però, può diventare un crocevia per la stagione di Insigne: tra gli azzurri più applauditi ieri pomeriggio alla partenza da Capodichino. Tra i 21 convocati ha trovato posto anche il fantasista El Kaddouri, per la inattesa indisponibilità di Cavani. Come previsto è invece rimasto a casa pure l’altro infortunato, il colombiano Zuniga, che non dovrebbe essere disponibile nemmeno contro il Torino. Sulla fascia sinistra, dunque, Mazzarri sarà costretto a scommettere sul rilancio di Dossena: reduce da un paio di prove disastrose in Europa League. L’ex Liverpool è un punto interrogativo e per coprirgli le spalle dovrà probabilmente stringere i denti Gamberini, più affidabile di Aronica e favorito nel ballottaggio in difesa. Altro piccolo dubbio a centrocampo, dove Dzemaili insidia Behrami. Serata non facile per Cannavaro, alle prese con l’ex Denis. Il capitano non è distratto dal caso scommesse, anche se è stata fissata ieri la data del processo: il 6 dicembre. Non prendere gol sarà fondamentale, in assenza del Matador. Il Napoli, in trasferta, è reduce da tre ko di fila tra campionato e Coppa. Contro l’Atalanta serve una prova d’orgoglio, per restare nella scia della Juve.
Fonte: La Repubblica
La Redazione
L.D.M.
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