«Io penso sempre in grande» .
Edinson Cavani è un giocatore felice, un uomo felice e ora, ai suoi occhi, tutto è possibile. E, allora, perché fermarsi al terzo posto: «Io penso sempre in grande, vogliamo guardare in alto». Tornava in quello che è stato il suo stadio, sul palcoscenico che lo ha lanciato in Italia, che gli ha fatto spiccare il volo. Napoli e il Napoli hanno fatto il resto. Ieri ha stregato i suoi vecchi tifosi. Lo avevano accolto come sempre capita a un Amore Grande ma Perduto. Fischi carichi di rimpianto e, quindi, anche di affetto. Ma quella palermitana è una tifoseria sportiva. Soprattutto non dimentica chi l’ha fatta sognare, chi l’ha trascinata sulla soglia della Champions. Quel suo gol è stato un lampo abbagliante: tiro a giro imparabile per Benussi. A quel punto i rimpianti e i rancori sono scomparsi. Cavani è tornato, per un attimo, il Cavani di tutti, dei napoletani che se lo godono ora, dei palermitani che se lo sono goduti nel passato ma forse non abbastanza. «Ero molto emozionato, so che Palermo mi vuole bene, soprattutto come uomo», dice alla fine il ragazzo che ha voluto onorare il passato limitando i festeggiamenti. Non avrebbe potuto eccedere perché uno come lui non può essere ingeneroso. E poi quegli applausi lo avevano commosso: il passato non si dimentica, soprattutto quando contiene ricordi belli.
TRAVOLGENTE -Il nuovo anno sembra aver proprio riportato il vecchio Cavani: un attaccante spietato e generoso, capace di piegare tutti i portieri che gli passano davanti ma anche di inseguire gli avversari per andare a recuperare un pallone ai confini della propria area di rigore (cosa avvenuta anche ieri sera quando da vero difensore ha di fatto fermato un contropiede del Palermo). Napoli si affida a lui per risalire la corrente, per «pensare in grande» come dice lui. Da quando è approdato in riva al Golfo ha realizzato la bellezza di quarantasette gol; la sua stagione, da un punto di vista personale, è già in attivo: dieci reti in campionato, quattro in Champions. Il suo lo sta facendo. Forse in maniera meno rumorosa rispetto allo scorso anno, ma gli effetti sono sempre positivi. «La nostra rincorsa continua, sono contento per questa vittoria» , sottolinea. Certo, bisogna recuperare il terreno perduto, perduto soprattutto perché molte energie, fisiche e nervose, sono state dirottate verso la Champions. Ma ora le porte dell’Europa sono chiuse e riapriranno alla fine del prossimo mese. Questo è il momento per «continuare a scalare posizioni in classifica» .
AMBIZIONI -Non cita lo scudetto, Edinson, ma è chiaro che pensa anche a quello, anche se in questo momento l’obiettivo appare lontano. Ma ai suoi compagni lui lancia un chiaro messaggio: non bisogna mollare, non bisogna accontentarsi. E a chi indica nel terzo posto l’obiettivo finale, lui alza l’asticella: «Io penso sempre in grande, vogliamo arrivare in alto». Le dimensioni di questa altezza le stabilirà la stagione che adesso entra nella fase decisiva visto che già nella prossima giornata il derby di Milano potrà chiarire contesto e prospettive. Dall’alto dei suoi quattordici gol stagionali, Cavani spinge la squadra verso traguardi ambiziosi: «Con Mazzarri abbiamo imparato a vivere alla giornata, partita dopo partita». In fondo, la ricetta è semplice, almeno dal punto di vista dell’attacco, un reparto che grazie a Cavani non ha mai deluso, nemmeno nei momenti più difficili di questa stagione: secondo per capacità realizzative. Troppo facile avendo uno come Edinson.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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