Show must go on… Il bello della diretta (e dei sessantotto gol in due stagioni) è in quel “fermimmagine” da prime time televisivo che ruba l’occhio e le copertine e in quella fiction costruita ad arte per aggiungere (un pizicco di) pathos: e quando l’ultimo velo può ormai scivolar via, e l’orizzonte s’è tinteggiato ulteriormente d’azzurro, Aurelio De Laurentiis ed Edinson Cavani si stringono in un abbraccio affettuoso che conduce dritto sino al 2017 e al cuore di Napoli. Sì, sì, sì, cinque volte sì, per dare un senso al progetto, per sentirsi protagonisti d’un sogno da accarezzare con la dolcezza d’un matador cortese: «Resto qui ma non per soldi, che sono importanti. Resto qui perché questa è una delle città più belle del mondo e perché il calore di questa gente non ha prezzo. Con la mia famiglia, con i miei procuratori, abbiamo messo sul piatto della bilancia questi fattori ed abbiamo deciso: se altrove un calciatore dà il 100%, qua ti riescono a spingere ad ottenere il 200%. Mi chiedete dello scudetto, ovviamente: io da quando sono arrivato ho sempre avuto un solo pensiero, vincere e lasciare un segno nella storia di questo club. La coppa Italia è già qualcosa, abbiamo una bella squadra che può lottare per certi obiettivi ed essere divertente».
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