Dal punto di vista del tifoso (napoletano) la buona notizia è che, probabilmente, il Real non ha i soldi per comprare Edinson Cavani. Quest’anno nella casse del club madrileno non entreranno gli euro delle banche finanziatrici a cui i blancos sono pronti a bussare alla ricerca del contante per la campagna acquisti post Mourinho. Il solito pool di istituti di credito che puntualmente finanzia la campagna acquisti delle Merengues non è disposto ad alzare il fido milionario della squadra. La cattiva notizia (per Cavani) è che il Real Madrid ha pure la necessità di abbassare il monte stipendi e quindi preferirebbe Luis Suarez. Dunque fino a questo momento nulla porta verso la Penisola iberica. «Ma chi lo ha detto che vuole andare via da Napoli?», dice un po’ risentito il manager Claudio Anellucci, fidato amico del Matador fin dai tempi di Palermo. L’agente è sereno. «Edi è felice, ama la città e i tifosi napoletani. Ha solo un sogno che si porta da bambino, una squadra del cuore. Che male c’è a dirlo ad alta voce?». Alle prese con mille impegni, Anellucci svia anche sulla necessità di un eventuale nuova esigenza di ritocco dell’ingaggio del Matador. «Non saremo certo noi a farci avanti…».
E che non sia una questione di stipendi (l’accordo virtuale con il Real parla di un mensile di quasi 900 mila euro, fino al 2018) lo ribadisce da Montevideo lo stesso Cavani. Forse un po’ risentito delle cifre milionarie che ballano intorno al suo nome e che lo fanno passare quasi per uno all’asta, pronto a dire di sì al miglior offerente. «I milioni non mi distraggono, io sono una persona semplice. Quello che succederà lo sa solo Dio. Io non penso a quanti dicono che valgo per i miei piedi. Io so bene ciò che vale nella mia vita. Nel calcio si parla tanto di cifre, io però vivo di cose semplici, cose normali». Il Matador in Uruguay torna ad essere quasi un bambino. «Oggi faccio parte di una società come il Napoli famosa in tutto il mondo che mi ha consentito di diventare capocannoniere in serie A. E sono molto orgoglioso di far parte di questo club», ha ribadito ancora una volta.
Capitolo chiuso? Per carità, quando c’è di mezzo il mercato, impossibile dare per certe le cose. Soprattutto quando si parla di uno dei bomber più importanti del mondo in questo momento, di un attaccante che in tre anni ha messo a segno 104 gol. Il Manchester City attende con ansia. Così fa pure il Paris Saint-Germain: due club che attendono ancora di trovare il nuovo allenatore.
E allora bisogna attendere, sapendo però che per Cavani c’è solo il Madrid nell’altra metà del cuore. E poiché ogni volta lascia intendere che il suo addio sarà solo una ragione di sentimenti e non di portafoglio, se non sarà il Real, resterà ancora a Napoli. Senza necessariamente un ritocco dell’ingaggio.
Nel frattempo i suoi affari immobiliari in città proseguono. È vero che ha lasciato la casa nel parco Matarazzo ma pare che sia già pronto a fare altri investimenti nella zona.
A convincerlo ad abdicare sul sogno Real potrebbe poi pensarci Rafa Benitez. Guarda caso, un madrileno e a quanto pare pure madrilista. Non l’ha ancora fatto, ma è pronto a chiamarlo, per parlargli e spiegargli cosa vuole da lui. Perché in ritiro non andrà prima del 25 luglio: c’è la Confederation e poi le sacrosante vacanze. Quelle che lo scorso anno non fece: il Matador, infatti, subito dopo l’Olimpiade di Londra raggiunse Pechino per la finale di Supercoppa italiana in un estenuante turnover. Alla fine passò appena cinque giorni di relax. A pesca tra Ischia e Procida.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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