Momenti neri così non ne aveva mai attraversati a Napoli. Un digiuno di gol che dura da 722 minuti, un’eternità per lui: le convinzioni smarrite, tutto ciò che sembrava scontato per un campione come lui è diventato terribilmente difficile, tutto improvvisamente in discussione. Edinson Cavani è in difficoltà, si è fermato lui ed è scomparso il Napoli. Ovvio che si attende da lui il segnale di riscossa e più che mai in questi giorni l’uruguaiano è apparso determinatissimo a ritrovare il gol e a cancellare il momento nero domani contro l’Atalanta.
Già, perchè non vive un momento sereno Cavani, sicuramente non attraversa uno dei suoi migliori periodi, anzi vive il periodo più nero da quando è a Napoli. Il Matador non segna e ha la famiglia lontana da più di un mese. Lunedì volerà in Uruguay per abbracciare Lucas, il suo secondo bambino, nato la scorsa settimana, e poi si aggregherà alla Celeste per le sfide di qualificazioni ai Mondiali. Sua moglie Soledad si è trasferita in Uruguay per partorire il secondo bambino. Il primo, Bautista, era nato in una clinica napoletana. In quest’ultimo periodo con Edinson a Napoli è stata costantemente mamma Berta, i due hanno fatto un viaggio insieme in Terra Santa dopo la sfida con la Juventus al San Paolo.
Nei giorni scorsi a Castelvolturno si è visto stabilmente il suo procuratore Triulzi che gli è vicino al pari dell’altro procuratore Anellucci. Un momento difficile con le tante voci sul suo conto, voci legate al mercato. Il pressing dei grandi club, uno su tutti il Real Madrid, uno dei grandi club europei che potrebbe pagare la clausola rescissoria di 63 milioni per assicurarsi il Matador, club che ha nel mirino anche Falcao e Aguero. Ci sono sempre i club inglesi, Chelsea a Manchester City, anche se la Spagna potrebbe rappresentare una maggiore attrazione per l’uruguaiano. Tante voci, troppe voci: Cavani ci è abituato ma anche per uno come lui non è facile mantenere sempre la concentrazione a mille.
La sua risposta vuole darla come sempre attraverso i gol, ne ha segnati tantissimi a Napoli, un numero enorme, una macchina infallibile, un attaccante che ha battuto tutti i record prima di questo black out, prima d’infilarsi nel tunnel: da inizio febbraio è in crisi, con l’ultima rete segnata nella trasferta di Parma del 27 gennaio. Un black out coinciso con il periodo storicamente per lui più difficile, si bloccò già a febbraio-marzo di due anni fa, anche allora restò diverse partite senza segnare, poi riprese. E vuole farlo anche stavolta: un gol per scacciare il momento difficile, un gol per rilanciare se stesso e il Napoli. Per il futuro c’è tempo, se ne riparlerà a fine stagione, adesso ci sono gli ultimi due mesi per dare la spinta decisiva agli azzurri verso la Champions diretta, cioè verso il secondo posto. Un gol contro l’Atalanta da dedicare al piccolo Lucas che abbraccerà lunedì in Uruguay.
Intanto Edinson ha fatto pervenire ai genitori di Angela Celentano una maglietta del Napoli con un suo autografo e una dedica: «Ad Angela con affetto, spero di rivederti». La maglia è stata consegnata ai genitori della bambina, scomparsa nell’agosto del 1996 durante una gita a Monte Faito, da Gennaro Famiglietti, presidente dell’Istituto di Cultura Meridionale che ha ospitato ieri sera la presentazione del libro «Il regalo di Angela». Campione dal cuore d’oro e dalla grande sensibilità.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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