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Cavani, gol e candeline

L'attaccante azzurro è debilitato ma non vuole mancare contro il Viktoria Plzen

Gioca. Del resto, non poteva essere altrimenti. Fermare Edinson Cavani è praticamente impossibile. E Mazzarri neanche ci prova. Sa quanto il Matador tenga ad andare sempre in campo. Figurarsi nel giorno del suo compleanno: giovedì 14, San Valentino, la serata degli innamorati. E figurarsi in Europa League, una competizione che ha già impresso il suo nome nella cronistoria dei record: di Cavani, infatti, il gol numero 2000 della manifestazione, quello realizzato in Svezia contro l’AIK Solna il 22 novembre. Ma l’uruguagio guida anche la classifica dei cannonieri dell’ex coppa Uefa avendo messo a segno più di tutti, sette reti tra cui il poker al Dnipro. Nonché capocannoniere del campionato italiano. Come fermarlo? Impossibile.

LA PROMESSA – Cavani gioca, quindi. E ha promesso alla mamma Berta, che si trova a Napoli e che ieri sera ha festeggiato il suo compleanno, di dedicarle un gol domani sera e magari fare una festa unica insieme con gli amici di Agropoli. Dall’Argentina è piombato anche Pierpaolo Triulzi, il suo procuratore (insieme ad Anellucci). Perché i 26 anni di Edinson vanno celebrati come merita uno dei bomber più forti al mondo. E non si può mancare. La notte con i cechi del Viktoria Plzen capita a proposito. Napoli sta vivendo un momento magico nel calcio: seconda in campionato alle spalle della Juve, lanciata sulla ribalta europea grazie soprattutto alle prodezze di Cavani. Pronta per lui la mega torta del pasticciere-tifoso di San Giorgio a Cremano; pronto soprattutto il coro dei suoi innamorati, quei tifosi del San Paolo che neanche lontanamente vogliono immaginare un distacco da chi dovrà ancora regalare ulteriori gioie a suon di gol. Domani sera il Matador, in coppia con il suo figlioccio, Lorenzo Insigne, dovrà mettere al sicuro la qualificazione in vista della gara di ritorno che capita a pochi giorni dalla trasferta a Udine e a una settimana dal faccia a faccia con la Juve. Seppure leggermente raffredato e con mal di gola, l’uruguagio ci sarà, vuole esserci e nulla potrà fermarlo. Dovrà pazientare Calaiò anche se sta per scoccare anche il suo momento.

INSTANCABILE – Cavani non si ferma da agosto. In campionato si è fermato solo tre volte: in casa con il Chievo Verona e fuori con Atalanta e Cagliari. Una soltanto, invece, in Europa League. Trenta partite, comprese le due con la Nazionale Uruguaiana, per un totale di 2.548 minuti giocati. Ventotto gol (diciotto in campionato, sette in Europa League, uno in Coppa Italia, uno in Supercoppa Italiana, uno con la Nazionale). Numeri impressionanti. E recuperi fisici ancora più sorprendenti. Cavani, per il fisico che si ritrova, riesce a smaltire la fatica in tempi brevissimi. Può reggere il ritmo di una gara ogni tre giorni, garantendo prestazioni sempre eccellenti. Non va in gol dalla gara con il Parma, ventisette gennaio. E per lui sembra già un’eternità. Con la Lazio vi è arrivato vicino ma è con i cechi del Plzen che vuole tornare ad essere il cecchino di sempre e proiettare il Napoli sempre più lontano anche in Europa League. I baci del Matador nella notte di San Valentino, la notte del suo compleanno, non possono mancare. Proprio no. 
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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