L’ultima vittoria al «Ferraris» sulla Samp, manco a dirlo la firmò Cavani. Il Matador segnò il gol decisivo a tre minuti dal termine, la rete che completò la rimonta avviata da Hamsik dopo il gol di Cassano per i blucerchiati.
Settantadue gol in maglia azzurra, capocannoniere in serie A con cinque reti. La nuova sfida è lanciata, Savoldi il prossimo bomber della storia azzurra da raggiungere, al primo posto Maradona, 115 gol. «Voglio lasciare per sempre un segno nella storia del Napoli». Al «Ferraris» proverà a colpire ancora, poi il turno di riposo in Olanda contro il Psv Eindhoven, quindi l’Udinese. Si fermerà con il Napoli ma proseguirà a giocare con la nazionale uruguaiana, doppia sfida per la qualificazione mondiale contro Argentina e Bolivia.
Dopo la tripletta alla Lazio anche la Sampdoria è avvertita. Ciro Ferrara lo ha definito un fenomeno ammettendo che anche uno come lui avrebbe avuto difficoltà a marcarlo. Quando è in giornata non lo prende nessuno, soprattutto Edinson diventa ancora più letale quando la squadra gira a mille. Il top player della serie A, la vera stella adesso che è andato via Ibrahomovic. Cinque gol in cinque partite, sta tenendo una media perfetta l’uruguaiano in quest’avvio di stagione, una media alla Cavani. Tre gol alla Lazio, uno al Palermo e un altro al Parma. Due volte all’asciutto, contro Fiorentina e Catania, una volta in casa e un’altra in trasferta.
Confermatissimo Cavani, si ricompone il tandem con Pandev, il tridente tenendo presente Hamsik che parte un passo più indietro ma è sempre pronto a colpire per affondare il colpo decisivo. Un tridente diverso rispetto a quello con Lavezzi, con gli interpreti che danno un grande contibuto in fase difensiva pressando sui portatori di palla avversari, difensore centrale e metodista.
Diversi quest’anno i movimenti delle tre punte. Il Matador parte largo sulla sinistra e ha la possibilità di convergere con il destro e di accentrarsi, di diventare cioè ancora più imprevedibile e così aumentano le difficoltà dei difensori. L’uruguaiano con i nuovi schemi, soprattutto quando il Napoli gira al massimo e fa un giro palla in velocità, diventa devastante. Tutto ciò gli azzurri proveranno a fare anche al «Ferraris», soprattutto nei primi minuti cercando così di non alimentare la spinta dei blucerchiati, spunti dai tifosi di casa.
C’è Cavani con tutta la sua carica e la sua voglia di gol e di battere tutti i record. Un attaccante completo, universale, moderno, generosissimo nei ripiegamenti e molto utile sui calci d’angolo degli avversari perchè è quello che va a saltare sul primo palo, il primo chiamato a spazzare l’area di rigore sui palloni ali. Il Matador diventato implacabile nel nuovo ruolo disegnato per lui da Mazzarri e che viaggia sempre più ai ritmi dei grandissimi d’Europa, restano lontani solo Messi e Ronaldo.
Nel 2012 sta segnando a un ritmo impressionante. Media altissima tenendo presente anche le reti con l’Uruguay, 31 le reti segnate da Edi nell’anno solare, ventisei con il Napoli tra campionato e coppe. Dopo le reti alla Lazio, il primo dalla panchina corso ad abbracciarlo è stato Insigne, il talento di Frattamaggiore che potrà migliorare ancora tantissimo vedendo proprio all’opera da vicino il Matador. Lorenzhino parte in panchina e potrebbe avere la sua chances nella ripresa.
Il re Cavani non è stanco. Sempre in campo non si ferma mai, una partita dietro l’altra a un ritmo impressionante e una media gol stratosferica, salvo rarissime pause come domenica scorsa a Catania. L’ultima vittoria al «Ferraris» la firmò Edinson, il Napoli si affida anche oggi ai suoi gol. Come sempre, come contro tutti gli avversari. Il pericolo numero è lui. Ferrara lo sa bene e metterà in guardia i suoi difensori. Ma Edi ci è abituato e i gol li segna comunque. La Samp è avvertita.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
