Le trasferte a Firenze portano bene a Mazzarri. Ha conquistato qui la prima vittoria esterna del suo mandato napoletano, ottobre 2009, e ieri sera ha realizzato un colpo pesantissimo grazie all’implacabile Cavani, arrivato con questa doppietta a 15 reti, e a Lavezzi, che ha concluso con un gol una prova generosa, 98′ di corsa per il Pocho. Il Napoli ha compiuto un balzo in classifica. I sei punti conquistati con il Chievo e i viola hanno consentito agli azzurri di sorpassare Inter e Roma, per ora (i giallorossi domani ospitano il Parma). L’impostazione della partita è stata perfetta anche grazie alla ritrovata verve della squadra: si è sbloccata psicologicamente e si è ripresa fisicamente. Certo, la Fiorentina non è stata mai in grado di impensierire seriamente gli azzurri, nuovamente impenetrabili (quarta partita di fila senza incassare gol). La manovra è stata fluida ed efficace anche grazie alla corsa di Maggio e Lavezzi. Non poteva esservi migliore tappa di avvicinamento alla grande notte che aspetta martedì il Napoli: ottavi di Champions League, al San Paolo sbarca il Chelsea con i suoi campioni e i suoi tormenti. Se l’indicazione di Firenze vale, i Blues troveranno un avversario ben messo, pronto per un duello assolutamente alla pari.
Come nell’agosto 2010, Cavani ha messo subito il suo marchio sulla pelle della Fiorentina. Meno di tre minuti e il pallone toccato su assist di Hamsik già alle spalle di Boruc. È stata perfetta l’azione del vantaggio: quattro tocchi, il penultimo di Lavezzi per Marek e poi l’inserimento centrale del Matador, immobili i centrali della Fiorentina. La partenza del Napoli è stata brillante, al di là della rete. Confortante assistere, anche in vista del match di Champions, alla crescita della condizione della squadra e in particolare di alcuni giocatori apparsi appannati, come Inler e Maggio, a cui Mazzarri non a caso aveva concesso un po’ di respiro nelle ultime settimane. La protezione di Rosati, al debutto in campionato tra i pali, è stata puntuale: prezioso rinforzo per il reparto l’infaticabile Cavani.
Ordinato, ben protetto a metà campo dagli svizzeri Inler e Dzemaili, puntuale nelle ripartenze, il Napoli ha sfiorato il raddoppio con Maggio: traversa al 24′ su angolo di Lavezzi, anche lui in ripresa rispetto agli ultimi match. La Fiorentina ha provato a svincolarsi dalla morsa degli azzurri, cercando di affondare con Cassani e Behrami sul lato destro. Nell’arco di pochi minuti andavano al tiro Natali (palo di testa al 29′) e Jovetic (a lato d’un soffio al 34′). Ma era ancora il Napoli, che spostava anche i difensori in attacco, ad avvicinarsi al raddoppio nel finale: Britos sul secondo palo alzava troppo il pallone offerto da Lavezzi.
La Fiorentina non aveva neanche l’opportunità di accennare la reazione. Il Napoli si difendeva in maniera elastica, con quei centrali che non fallivano un intervento, e aveva l’occasione per chiudere i conti con Cavani. Ancora un impeccabile servizio di Hamsik per il Matador, scoperta la Fiorentina su quel lato: secco diagonale, Boruc ancora a terra. Per i viola, uno choc. Gli azzurri non gestivano il 2-0, ritrovando il combattivo spirito di chi non molla mai.
Hamsik, Lavezzi, Cavani e Maggio si inserivano negli ampi spazi concessi dalla molle Fiorentina e per il Pocho c’era un’occasione al 17′: scivolava davanti a Boruc, che riusciva a respingere il pallone. Ma nel penultimo minuto di recupero c’era gloria anche per lui: scattava in contropiede, liberissimo, e affondava Boruc. Lo meritava e per gli azzurri era festa grande. Appuntamento a martedì, si risale sulla giostra europea.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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