Mazzarri in panchina, Campagnaro, Maggio in campo, Donadel tra le riserve. Sono ben quattro gli ex blucerchiati che proveranno domani a dimenticare il loro passato genovese per trascinare il Napoli alla seconda vittoria esterna del campionato.
Il tecnico, proprio con i due giocatori, ha vissuto pagine importanti con la Sampdoria, ma ha già saggiato l’ostilità del ritorno a Marassi. Non c’è spazio dunque per le emozioni, la concentrazione di Mazzarri è tutta per la gara di domani pomeriggio. Il tecnico ieri ha martellato la squadra, ricordando come la Samp abbia battuto il Milan e fermato in dieci la Roma, rimanendo imbattuta al pari proprio delle due capolista Juventus e Napoli. Un avversario dunque temibile, che lascerà pochi spazi agli azzurri: in tal senso il tecnico sta studiando soluzione alternative di gioco.
Ieri, a porte rigorosamente chiuse, ha provato schemi e uomini: mischiate le carte nelle prove tattiche, alternato gli uomini nella partitella a pressione con le quattro porte e a campo ridotto, c’è poco spazio per indicazioni certe. Tuttavia il tecnico è fortemente tentato nel confermare in toto la formazione che ha battuto la Lazio. L’unica vero ballottaggio è quello relativo al difensore di centro-sinistra: ancora infortunato Britos (ieri differenziato per lui dopo le buone risposte avute dalle terapie, rientrerà dopo la sosta), si giocano la maglia Aronica e Gamberini. Il siciliano è lievemente favorito per due motivi: perché ha riposato mercoledì e perché contro l’atipico attacco a tre della Samp è più mobile e più adatto ad allargarsi sulle fascia rispetto all’ex viola.
In ogni caso Mazzarri è rimasto molto soddisfatto dalla prova di Gamberini, jolly prezioso di una difesa che, nonostante le variazioni di composizione, ha subito appena 2 gol in cinque gare, “chiudendo” la porta da 316 minuti, dal momento che dall’ultimo gol incassato (Parolo al 44’ del primo tempo della partita col Parma) sono trascorsi i restanti 46’ di quel match, più le intere partite contro AIK Solna, Catania e Lazio. Inviolabilità che si allunga allo scorso 6 maggio per quanto riguarda le gare esterne: dal maledetto gol di Rubin (nel 2-0 del Bologna) sono passati 206’. Per quanto riguarda gli altri possibili ballottaggi, Dzemaili e Dossena scalpitano, ma Behrami non si tocca, Inler merita la conferma e lo stesso Maggio (nel caso Zuniga si sposterebbe a destra) non vuole mancare nella sfida col suo passato. Mazzarri valuterà sino in fondo, con il suo staff, gli eventuali cambi anche in vista delle due successive gare con Psv e Udinese.
Chi sarà, ovviamente, in campo è Marek Hamsik, che festeggerà domani la gara numero 300 della propria carriera professionistica in Italia (225 col Napoli). Medaglia al petto anche per Cavani, che con 26 reti è, sinora, il bomber principe del calcio italiano nell’anno solare 2012. Proprio alle reti di Hamsik e Cavani è legata l’ultima vittoria del Napoli al Ferraris contro la Samp: era il 19 settembre del 2010, due anni fa, e in panchina già c’era Mazzarri a guidare alla vittoria anche gli altri due ex doriani Maggio e Campagnaro, regolarmente in campo. Al fianco del Matador confermato Pandev, che ieri ha accusato un leggero affaticamento muscolare che non preoccupa più di tanto lo staff sanitario azzurro.
Nella rifinitura di oggi, che precederà la partenza per Genova, le ultime verifiche. L’attuale tecnico dei blucerchiati potrebbe rilanciare un ex pupillo di Mazzarri, Palombo, viste le tante assenze a metà campo (Maresca, Poli e Tissone). Tanti destini incrociati, una sola parola d’ordine, quella ribadita più volte ieri da Mazzarri agli azzurri: a Genova sarà come a Catania, toccherà al Napoli cambiare registro.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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