Cavani e Insigne per uscire dalla crisi. Sull’attacco nessun dubbio, confermati a Siena i titolari delle ultime partite. Giocano il campionissimo che segna sempre e il baby che si sta mettendo in luce al primo anno di Napoli. In panchina Pandev, pronto a subentrare. Ventuno reti in ventuno partite, una media stratosferica quella del Matador, tre finora quelle del nazionale under 21.
La partita più delicata, quella più difficile anche come risvolti psicologici. Serve compattezza in fase difensiva: innanzitutto occorre non prendere gol, però si proverà anche a segnare ovviamente. Compito questo che toccherà al tandem Cavani-Insigne. Il Napoli si affida a loro, su un campo insidioso come quello di Siena, dove gli azzurri hanno sempre sofferto negli ultimi anni.
Certezze in attacco, quindi. Elementi contati negli altri reparti, innanzitutto a centrocampo: Inler è squalificato, Dzemaili ancora out per un problemino muscolare. A fianco di Behrami gioca Donadel, l’ex viola che ha dato un piccolo segnale di risveglio contro il Bologna in coppa Italia. L’alternativa è Mesto, l’ex esterno del Genoa sarà pronto a giocare da mediano subentrando eventualmente proprio all’ex viola.
In difesa ci sarà Gamberini: l’ex viola ha smaltito il problema muscolare, giocherà da centrale, a destra Campagnaro e a sinistra Britos. Fernandez in panchina, indisponibile Aronica che ha già salutato tutti e a gennaio passerà al Palermo. Squalificato Cannavaro, gli uomini sono contati. Difesa a tre, con Maggio e Zuniga che saranno chiamati sugli esterni a dare più che mai un contributo in fase difensiva. Squadra corta e compatta, si difenderà anche a cinque, quando necessario.
Fondamentale come sempre il ruolo di Hamsik, lo slovacco parte alle spalle delle due punte, Cavani e Insigne, ma si abbasserà a centrocampo in fase di non possesso diventando il quinto elemento in mezzo. Fondamentale più che mai sarà il suo apporto in un momento in cui il Napoli sta attraversando delle difficoltà. Il solito doppio compito da ricoprire stavolta ancora con maggiore attenzione: dare una mano in fase offensiva e magari decidere la sfida con un guizzo dei suoi e soprattutto garantire protezione in fase di non possesso attraverso rientri continui.
Squadra compatta e aggressiva, questo vuole Mazzarri. Giusta distanza tra i reparti e giudizio in fase d’attacco, cioè non prestare il fianco alle ripartenze del Siena. Sulla carta la partita è stata disegnata così, occorrerà stare attenti a non sbilanciarsi in troppi elementi davanti alla linea della palla. E poi il tecnico ha chiesto grande attenzione sulle situazione da palla inattiva: calci di punizione e calci d’angolo per evitare altre spiacevoli sorprese. Rivisitate le ultime partite e analizzati tutti gli errori che non dovranno più ripetersi. Maggiore concretezza sotto porta e maggiore attenzione in fase difensiva, il Napoli concreto e determinato che ha chiesto Mazzari.
La concretezza tocca agli attaccanti, Cavani e Insigne e a tutti gli altri che si troveranno in situazioni favorevoli davanti a Pegolo. La determinazione è richiesta a tutti, la «ferocia» in fase di non possesso, lo spirito di una provinciale, quello che ha consentito al Napoli di scalare posizioni su posizioni diventando una grande realtà a livello nazionale ed europeo. In momenti come questi, in partite come queste, più che la qualità serve il carattere. Fondamentale l’atteggiamento che verrà proposto dal primo minuto, su questo ha lavorato molto Mazzarri. E poi in campo ci vorrà la carica dei trascinatori, dei leader, Cavani su tutti. Il Matador dopo il ko con il Bologna, parlò proprio di questo: nei momenti difficili bisogna tirare fuori il carattere. A Siena un Napoli con lo spirito da battaglia.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
