Inarrestabile. Anche a Natale. Edinson Cavani non può vivere senza calcio e senza gol: 5, quelli realizzati nell’amichevole disputata a Salto, la sua città, nel giorno di Santo Stefano allo stadio Dickinson. Ottanta minuti che hanno reso indimenticabile la notte dei tremila spettatori in festa e fatto anche sognare a distanza i tifosi azzurri: «Con il Napoli vogliamo arrivare più in alto possibile in ogni competizione».
POKERISSIMO – E allora, ecco Edi. Sindaco di Salto ad honorem nel cuore dei tifosi-concittadini: una bolgia infernale, nel piccolo stadio della piccola cittadina al confine con l’Argentina. Tutti a gridare per lui, per Cavani: «Giocare un’amichevole nella mia città, davanti alla mia gente, è come restituire l’affetto che mi danno da sempre i miei tifosi. E’ bellissimo essere trattati così, sono felice». Felici e contenti anche i bambini, che lo hanno letteralmente sommerso a fine partita, e i giocatori in campo: sì, perché Edi ha disputato un tempo con il Salto e un tempo con la rappresentativa denominata, Amici di Cavani (in campo anche suo fratello Christian). Tre i gol realizzati dal Matador nei primi quarantacinque minuti; due quelli della sua ripresa, interrotta all’80’: totale, 5.
SACRIFICI E RELAX – Subito dopo la manifestazione, poi, l’assalto (pacifico) dei cronisti locali. Prima domanda: come commenta la dichiarazione di De Laurentiis, che dice di aver rifiutato 55 milioni di euro in estate pur di trattenerla? «Non fa cambiare il mio atteggiamento: è soltanto il frutto di tanti anni di lavoro e sacrifici, soprattutto con il Napoli». Non fa una grinza. Poi, saluti e via. Nella quiete della sua casa immersa nel verde e nel programma di relax da affiancare a quello atletico personalizzato: a pesca insieme con il padre e gli amici, e la festa per il nuovo anno. La partenza è fissata l’1 gennaio: Edi sarà in campo a Castelvolturno il 2.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
