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Cavani costa troppo, i top club rallentano. Real alla finestra, City e Bayern in vantaggio

In prima linea City e Real, poi Psg. Respinti 55 milioni dallo Zenit

È l’affare dell’anno, o del decennio. Ci sono circa 130 milioni di euro sul piatto e servono a impadronirsi di un calciatore, Edinson Cavani. Il Paris Saint Germain ne offrirebbe 55 al Napoli e (pare) 10 all’anno, per cinque stagioni, al giocatore, più bonus, benefit e prebende varie. Una proposta indecente, sì, ma non la più indecente di sempre. Perché pochi mesi fa De Laurentiis, giusto per far intendere di che pasta è fatto, ha detto di no agli emissari dello Zenit San Pietroburgo che hanno offerto per il Matador 55 milioni. Tradotto: Edi e i suoi procuratori sono liberi di trattare con qualsiasi club, ma il Napoli non farà sconti a nessuno.
Al di là delle bufale che circolano a decine in questi giorni convulsi (e questa del Psg è una di queste), un vero contatto tra il Napoli e un club interessato a Cavani non si è ancora verificato. Del tutto improbabile una conclusione in tempi brevi: ci vorrà qualche settimana prima che tutte le tesserine del mosaico vadano a posto, perché la trattativa è complessa e strappacuore, e non è detto neanche che tutto si concluda con la cessione di Cavani.
Il bello, o il brutto, o soltanto l’aspetto più umano in una vicenda che sembra surreale per l’enormità di certe cifre, sono le certezze di Cavani: lui ama Napoli e i suoi tifosi. E qui vive bene. Insomma, non è che Cavani non abbia in animo di lasciare il Napoli, questo proprio no, anzi ci pensa da almeno l’estate scorsa. Ma sogna mete ben precise, come il Real Madrid, che infatti sarebbe ancora alla finestra. Una cosa è certa: Cavani non è in vendita. Ed è questo che ancora l’altro giorno Bigon ha ribadito. E allora? Una trattativa vera e propria non è iniziata proprio con nessuno. Tantomeno con Leonardo e con il Paris Saint Germain: perché la Francia non è meta gradita di Cavani e qui neppure i petrodollari del Qatar serviranno a far cambiare idea al bomber di Salto. Poi lì c’è Lavezzi e non è che Cavani faccia salti mortali per rivederlo. Insomma: restano potenzialmente altre piste in piedi.
Vediamole. Cavani e De Laurentiis lo scorso anno si sono stretti la mano, hanno pattuito in un lampo l’aumento dell’ingaggio (da 2,5 milioni a 5 milioni netti a stagione) con l’inserimento della famosa clausola di rescissione da 63 milioni (70 comprese le tasse). Edi era convinto, giustamente, che la cifra fosse un prezzo equo considerando il numero di gol realizzati negli ultimi anni in serie A. Ma non ha fatto i conti con la crisi economica e la difficoltà di molti team, a cominciare proprio dal Real Madrid: con Florentino Perez l’accordo è da tempo raggiunto e Cavani ha dato la disponibilità a trasferirsi in Castiglia. Ma col Napoli non è mai partita alcuna trattativa: perché Bronzetti (il procuratore italiano consulente di mercato del Real) sa bene che De Laurentiis non concederà sconti sul cartellino del suo fenomeno. E i blancos non possono spingersi oltre l’asticella dei 45 milioni.
In Europa solo in due hanno questa liquidità: il Manchester City e il Bayern Monaco. Il City è seriamente interessato ma tutto dipende dal destino di Roberto Mancini. Alla fine la pista più autentica è quella che porta a Monaco di Baviera: lì c’è un club, il Bayern, che ha davvero potenzialità economiche straordinarie. Ieri ha sborsato per il 20enne Goetze 37 milioni al Borussia Dortmund (la cifra corrisponde alla clausola rescissoria). La Germania e l’Inghilterra sono mete gradite, ovvio.
È un po’ in un angolo, il capocannoniere della serie A, e non se l’aspettava. Ne potrebbe uscire con un’alzata d’ingegno clamorosa, rifiutando le varie proposte e rimanendo al Napoli, come vogliono i tifosi. E come, qualche giorno fa ha lasciato intendere Claudio Anellucci, il suo manager: «Ma siete proprio così convinti che Cavani lascerà il Napoli?». 

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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