Ma Cavani dopo aver contribuito a rimettere in sesto la gara con il Cesena, ha provveduto a riequilibrare anche il risultato con i felsinei. E sul dischetto è andato con la sicurezza dei grandi. Con la forza di chi sa che in quel momento si assume una grande responsabilità. Ma per Gillet c’è stato poco da fare su quel tiro dagli undici metri forte quanto preciso. Sorride e ha voglia di scappare per riscaldarsi un po’. Domani è un altro giorno, meglio non pensarci e meglio prepararsi perbene per Siena laddove forse rientrerà Lavezzi e dove il Napoli dovrà ad ogni costo fare un altro risultato positivo se vuole restare in corsa per la Champions. La rincorsa si è fatta difficile ma Cavani è uno che non dispera mai. E’ mancata la possibilità di recuperare terreno nei confronti di Udinese e Juventus ma poteva andare anche peggio.
SUPER BOMBER- Undici gol in sedici partite, questo il suo score in campionato da inizio d’anno. Senza contare i gol in Champions (quattro) e quello in Coppa Italia. Sedici reti dall’inizio di stagione ad oggi. Niente male per uno a cui tutto avevano pronosticato che difficilmente si sarebbe ripetuto. E dopo Palermo, il bis con il Bologna. Una replica arrivata per giunta in una serata-no. Il Matador entra nel tabellino dei marcatori per la quarta gara consecutiva: doppietta al Genoa prima della sosta, gol a Palermo, un altro al Cesena in Coppa Italia e quello di ieri sera al Bologna, importante quanto quello realizzato giovedì notte perché era stato determinante per evitare un brutto capitombolo interno.
BACHECA- Undici gol in sedici partite, quarantanove da quando gioca nel Napoli. Uno score degno di un grande bomber. Ma quella di ieri sera, l’uruguayano ha voluto festeggiarlo più delle altre: ha portato il pallone al petto dopo averlo raccolto dal fondo della rete, l’ha accarezzato tre volte, quasi avesse voluto baciarlo. Con quel rigore erano state scacciate le streghe di una sconfitta imprevedibile, si era evitato un capitombolo, sicuramente ha messo a tacere probabili segnali di una crisi. « Andrà meglio un’altra volta », ripete. Anche Cavani si era perso nelle ombre di una prestazione complessiva a dir poco incolore. Raramente il Napoli aveva giocato così male, una serata priva di idee, dove non riusciva mai una giocata, non arrivava lo straccio di un’occasione gol. Eppure lui si era dannato l’anima, aveva cercato in ogni modo di perforare la difesa del Bologna, di combinare l’uno duo con Pandev. Macchè, non ne riusciva una. Eppure Cavani non si è mai perso d’animo. Ha sempre sperato che la gara potesse cambiare indirizzo. Del resto era andata proprio così con il Cesena, vantaggio degli ospiti e poi pareggio con il suo tap in, quindi la vittoria che ha spinto il Napoli ai Quarti. Ieri sera, non è riuscito il colpo grosso ma può succedere. Il Matador non fa drammi, guarda avanti e pensa a quel suo bottino personale che è niente male. Undici gol sono già una bella cifra ma l’obiettivo è quello di avvicinarsi al bottino dello scorso anno e soprattutto continuare la corsa in Champions e la rincorsa in campionato perché tutto resta ancora aperto.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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