Flashback. E’ domenica, ora di pranzo. Tutta italia è seduta a tavola, tranne una città. Uno stadio, in una giornata di sole, ospita 60 mila cuori palpitanti. E’ il 43′ minuto, la sfida è stata da brividi, emozionante. Un’altalena di gol, gioia, rabbia e orgoglio. Ma poi arriva l’ultima frase della sceneggiatura composta fino a quel momento. A scriverla è un ragazzo uruguaiano. E’ il minuto 43′, 60 mila voci scandiscono un nome: Cavani, l’oro di Napoli. Regolata la Lazio, con il Milan nel mirino, Edinson non ha intenzione di fermarsi, e i numeri della stagione lo dimostrano.
“Non lo vendo assolutamente, nemmeno per 100 milioni“. De Laurentiis ha le idee chiare, Cavani sta a Napoli, non si tocca. Ha ancora tanto da dare alla squadra e alla città, è il suo colpo forse meglio riuscito in rapporto qualità/prezzo. Il presidente partenopeo ha versato 4 milioni nelle casse del Palermo la scorsa estate e nei prossimi quattro anni dovrà arrivare a “solo” 17. Una sciocchezza in confronto all’attuale valore economico del calciatore.
Già, il prezzo è aumentato, e di molto. E’ cresciuto col passare dei mesi. Nel corso della stagione le prodezze dell’uruguaiano lo han fatto lievitare. Cavani con i gol alla Lazio ha raggiunto gli 80 gol in carriera, 38 in questa stagione (Eto’o è fermo a 36) e soprattutto Di Natale a quota 25 sulla vetta della classifica marcatori di Serie A, diventanto il miglior capocannoniere stagionale della storia del Napoli. Ora, ingordo, punta addirittura le 27 reti di Messi e Ronaldo per conquistare la Scarpa d’oro. Obiettivo alla portata del Matador, e le sue triplette ne sono la conferma. L’azzurro ha realizzato infatti già 3 volte in campionato, come Signori nel ’94 e Van Basten nel 92′, una tripletta, a cui si aggiunge quella in Europa League e quella con la maglia dell’Uruguay. Cinque partite in cui è tornato a casa col pallone autografato da compagni e avversari. Cinque perle in una stagione dai riflessi dorati.
Cavani è il trascinatore di questo Napoli, l’uomo che fa sognare i tifosi. Soprattutto quella persona che fa si che si proiettino scalmanati a ridosso del campo, e impazziti esultino per una vittoria a tratti insperata e spesso riacciuffata. Perchè l’attaccante ha una caratteristica, predilige la fase finale del match. Sono 8 fino a questo momento i gol segnati dal 76′ in poi, segno particolare e nitido di chi non molla mai, segno particolare e nitido di chi è destinato a radicarsi sempre più nell’animo dei supporters partenopei e rimanerci a lungo. Non è di certo ‘o primmo ammore, né ‘o primmo e ll’urdemo sarraje pe’ Napoli, ma è un amore grande, reciproco e di quelli che ti fanno camminare sospesi in aria e fluttuare estasiati. Il Milan è avvertito, con questo Cavani, il Napoli e i napoletani nutrono speranze di tricolor vestite.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro