L’ultima meraviglia di Edi-gol, campione da fantascienza. Ieri a Bucarest l’ha messa dentro con un sinistro fortissimo a giro da fuori area, imparabile per il portiere della Romania. Per Cavani, quello realizzato dopo appena due minuti dall’ingresso in campo con la maglia dell’Uruguay, è il gol numero 25 di un’altra stagione da incorniciare. 23 reti con il Napoli e due con la Celeste, dove non gioca da punta centrale ma fa l’esterno di un tridente da favola completato da Diego Forlan e Luis Suarez. Cavani parte all’inseguimento di Cavani: lo scorso anno chiuse la stagione con 39 sigilli (33 tra serie A ed Europa League più i 6 gol con la sua nazionale tra cui la tripletta in Indonesia).
Ogni volta che segna, ed è successo soltanto due volte negli ultimi dieci mesi con l’Uruguay (l’ultima volta con la Bolivia), Edinson si fa il segno della croce, bacia la mano destra e alzato le mani al cielo. Ieri con la Romania è stato in campo per quasi un’ora. Come da accordi con il Napoli. Lo amano in Uruguay, come lo amano a Napoli.
Al maestro Oscar Washington Tabarez deve molto perché lo ha convocato quando era ancora uno sconosciuto. E lui con la sua nazionale dà sempre il massimo: anche a Bucarest, sotto la neve e sotto zero, non si è risparmiato, nonostante le fatiche di campionato e di Champions. Dietro, avanti, destra, sinistra, dribbling, accelerazioni e cambi di passo. Conquista anche un clamoroso rigore che l’arbitro, però, non concede. Difficile chiedergli di abbassare il ritmo: con l’uruguaiano quasi si sente in debito con la sua nazionale. Ha vinto una coppa America, ma giocando pochissimo e facendosi anche male. Bucarest, per lui, è una città portafortuna: ha segnato alla Steaua un memorabile gol al 97’ che valse la rimonta da 0-3 a 3-3 in Europa League. Maglia numero 21 per il Matador e prova da leader. Bene, per quasi 65 minuti, anche Walter Gargano che ritrova la maglia da titolare, cosa che non è proprio consuetudine. Tabarez di sicuro lo ha premiato per la fantastica stagione in maglia azzurra. Per la cronaca Romania e Ucraina è finita 1-1 e per la Celeste è il quattordicesimo risultato utile consecutivo. Un record.
Malissimo la Macedonia, a fondo anche in Lussemburgo: dal tracollo non si salva neppure Goran Pandev (in campo per tutta la durata della partita) e per la nazionale balcanica è un momento nero dopo la mancata qualificazione a Euro2012. Hassani porta in vantaggio la Macedonia poi nella ripresa il pareggio di Deville al 56’ e a tempo praticamente scaduto la beffa ancora di Deville.
Riflettori internazionali puntati anche sul debutto con la sua nazionale del 33enne Hugo Campagnaro a San Gallo dove l’Argentina, in una formazione ampiamente sperimentale, ha affrontato la Svizzera di Inler (che ha la fascia da capitano) e Dzemaili: nella difesa a quattro del ct Sabella, Campagnaro (novanta minuti per lui) si è piazzato sulla fascia destra mentre l’altro azzurro Fernandez con il centrale del Benfica, Garay, si è posizionato al centro. In campo anche l’ex oggetto misterioso del Napoli Sosa. Ovviamente grande protagonista della serata Leo Messi, autore di una tripletta-show, a cui Sabella ha affiancato il Kun Aguero. La pulce ha fatto gol nel primo tempo su assist proprio del genero di Maradona e stupenda la rete del raddoppio della stella del Barcellona all’86’. Il terzo gol in pieno recupero su rigore.
Hanno ben figurato anche Dzemaili (in campo per poco più di un’ora) e Inler che hanno fatto da cerniera tra centrocampo e difesa elvetica: tanta quantità e qualità per la coppia azzurra che spesso e (poco) volentieri si è ritrovata ad incrociare quel fenomeno di Messi. L’amichevole è terminata 3-1 e per la nazionale svizzera il gol del momentaneo pari è firmato da Shaqiri, il bomber da tempo nel mirino del Napoli.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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