Stiano tranquilli i tifosi del Napoli, un po’ meno quelli bianconeri: Cavani è tornato, con qualche ora in più di viaggio nelle gambe ma con ancora più rabbia del solito. Chi lo conosce bene sa che il Matador è uno che recupera presto le energie, che smaltisce in fretta le tossine accumulate tra il campo, negli impegni internazionali, e durante i lunghi volti transoceanici. Soprattutto se ha davanti un obiettivo, soprattutto se deve rifarsi immediatamente degli scivoloni rimediati con l’Uruguay. Accadde così anche per la sfida di Supercoppa, ad agosto: Cavani era tornato a Napoli dopo l’eliminazione della Celeste dai Giochi di Londra e neanche 48 ore dopo era già in viaggio per Pechino. Ieri l’attaccante del Napoli è rientrato in Italia dopo aver rimediato due sconfitte che bruciano contro Argentina e Bolivia: facile immaginare che nelle 14 ore di volo, tra un pisolino e l’altro, non abbia avuto che un pensiero fisso: la sfida di Torino, lo scontro diretto che vale lo scudetto.
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