Cosa c’è di più intrigante che andare a caccia di record? Beh per uno come Edinson Cavani, una sorta di macchina da gol (quasi) perfetta, non è altro che la normalità: nel 2011, dopo 78 anni di attesa, ha demolito il primato azzurro di Antonio Vojak di reti in campionato, 26 contro 22; mentre nel 2012 ha conquistato il titolo di capocannoniere in Coppa Italia e s’è anche laureato miglior cannoniere europeo della storia del Napoli, con 12 centri tra Europa League e Champions. Niente male.
IL RITORNO – E allora, innanzitutto bentornato. Sì, nuovamente a casa, casa Napoli, dopo gli impegni internazionali dall’altro lato dell’Oceano: Cavani è rientrato ieri al centro sportivo di Castelvolturno, insieme con Fernandez e Campagnaro, dopo le due partite valide per le qualificazioni al Mondiale 2014 con la Colombia di Zuniga a Barranquilla, una debacle autentica per l’Uruguay, sconfitto 4-0, e il deludente pareggio per 1-1 in rimonta con l’Ecuador al Centenario di Montevideo. Una rimonta completata proprio da lui, il Matador, a segno per la dodicesima volta con la maglia della Celeste: il vizio non lo perde mai, per fortuna dei suoi allenatori.
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