Il gol da ritrovare. Tutti gli attaccanti azzurri si trovano più o meno nella stessa condizione: non segnano da tempo, da troppo tempo, da troppe partite. E tutti hanno una voglia matta di ritornare a segnare, hanno voglia di sbloccarsi e di rilanciare il Napoli. A cominciare da Cavani. Cancellare il digiuno, segnare un gol per dedicarlo al piccolo Lucas, il secondo maschietto di casa dopo Bautista, nato venerdì sera in Uruguay. Cavani ci tiene in maniera speciale, l’ultima rete la segnò a Parma, da allora il digiuno inedito per lui, quaranta giorni tra campionato (cinque partite senza gol) e Europa League.
Nel mirino il Chievo Verona, al Bentegodi non ha mai segnato: uno dei pochi stadi tabù per il Matador. La voglia matta di dedicare il gol al secondo bimbo di famiglia nato a Salto che potrà vedere da vicino in occasione delle partite con l’Uruguay di qualificazione per i mondiali. Sarà lì il 17, cioè dopo la gara di campionato con l’Atalanta. La dedica è già pronta, il gol da ritrovare per allungare in testa alla classifica dei cannonieri, Edinson è a 18 reti. Un digiuno tanto lungo più o meno capitò nello stesso periodo, anche due anni fa si sbloccò contro il Cagliari al San Paolo, il 20 marzo, l’ultimo gol lo aveva messo a segno un mese e mezzo prima.
Grande entusiasmo anche ieri pomeriggio all’aeroporto di Capodichino, incitamento dai tifosi azzurri per il Matador e gli auguri dei tifosi per la nascita di Lucas. Edinson che ieri per l’allenamento di rifinitura a Castelvolturno era arrivato alla guida di una Ferrari rossa.
Digiuno più breve quello di Hamsik, anche lui alla ricerca del gol che manca dalla partita con il Catania, l’ultima gara vinta dal Napoli, poi cinque partite senza reti per il numero 17 azzurro. Già perchè quando Hamsik segna arriva sempre la vittoria degli azzurri, fu così anche a Parma, più o meno è stato così sempre così. Marek alla ricerca del gol che lo manderebbe in doppia cifra, una consuetudine per lui negli anni di Napoli, lo slovacco per l’occasione capitano al posto di Cannavaro. Anche per lui sarebbe il primo gol in carriera al Bentegodi, dove esordì con la maglia del Brescia, una giornata speciale per Hamsik a Verona, sempre più l’uomo decisivo di questo Napoli, il vero e proprio ago della bilancia, quello che deve collegare al meglio il centrocampo e l’attacco.
Tridente che contro il Chievo di Corini verrà completato da Insigne. Già perchè nella settimana dei sorpassi e dei controsorpassi in volata l’ha spuntata Insigne. Dopo i primi segnali arrivati nell’allenamento di venerdì che avevano ribaltato le certezze della partitina del giovedì, la conferma definitiva nella rifinitura. Mazzarri ha visto il nazionale under 21 più brillante negli ultimi due giorni di allenamento ed è intenzionato a lanciare lui dall’inizio contro il Chievo: quattro reti fin qui per Lorenzo, l’ultima rete contro il Palermo quella del 3-0, digiuno lungo anche per lui. Insigne che però tre dei quattro gol li ha segnati partendo dalla panchina, anche se nella trasferta di Siena, quella della svolta per gli azzurri prima di Natale partì titolare.
La voglia matta è anche di Pandev che ha perso posizioni proprio negli ultimi allenamenti. Il macedone comunque resta sulla corda, lui è quello dal digiuno più lungo, addirittura cinque mesi senza reti, l’ultima più di un girone fa, contro l’Udinese al San Paolo. L’ex interista pronto a entrare e a dare il suo contributo, ovviamente anche in termini di gol. Più indietro rispetto agli altri Calaiò, il quarto attaccante, quello preso a gennaio al posto di Vargas per essere in Europa League e in situazioni particolari, in finali di gara di un certo tipo. Nelle ultime quattro partite, quelle dei quattro pareggi, le uniche due reti le hanno segnate Campagnaro e Inler. Ora tocca agli attaccanti, a cominciare da Cavani.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
