Il barone Causio, un italiano per metà brasiliano e l’altra metà argentino. Un’ala destra con numeri d’alta scuola: dribbling e fantasia, i suoi marchi di fabbrica. Protagonista assoluto nel mondiale del ’78 in Argentina, alzò a Madrid nel 1982 il pallone al cielo della finale con la Germania e poi la coppa.
Diego resta inavvicinabile?
«Messi si sta avvicinando, segna gol bellissimi, ora anche di destro, ha vinto la Champions e i palloni d’oro. Per diventare come Diego deve vincere un Mondiale».
Torniamo al Napoli, non solo Lavezzi ovviamente?
«Infatti, gli altri due fenomeni sono Hamsik e Cavani. Davanti devono giocare sempre loro tre, poi gli altri otto possono cambiare. Il tridente lo esenterei dal turn over, tre così devono giocare sempre. Il gol contro il Siena è stato un qualcosa di fantastico, un contropiede perfetto che mi ha ricordato qualche gol dell’Italia di Bearzot».
Il Catania, squadra di argentini, che ne pensa?
«Il tridente d’attacco è tutto argentino, Bergessio resta avanzato, Barrientos e Gomez rientrano molto in fase di non possesso, l’intesa tra loro tre è perfetta. Sono bravi anche gli altri argentini, a cominciare da Spolli in difesa. Almiron è bravo negli inserimenti senza palla. E poi Lodi sta facendo benissimo nel nuovo ruolo alla Pirlo».
Un gran lavoro quello di Montella?
«Sì, il Catania è una delle realtà più belle della serie A, merito anche di Lo Monaco che è andato a scovare giocatori molto interessanti».
Quindi, il Napoli deve stare attento?
«Il Napoli è favorito ma la partita non sarà facile. E poi bisognerà fare anche i conti con tutte queste partite ravvicinate e con la stanchezza che si accumula. Forse Mazzarri si affiderà a un po’ di turn over».
Operazione terzo posto, come vede gli azzurri?
«Favoriti in virtù di un maggiore potenziale tecnico. Il Napoli ha qualcosa in più rispetto a Lazio e Udinese. La Roma? Non credo riesca ad inserirsi perchè ha avuto problemi di continuità, la squadra giallorossa è andata avanti tra alti e bassi».
E poi la finale di coppa Italia, chi è favorito?
«Juventus-Napoli è una bella finale, si presenta come una sfida molto equilibrata. La Juve potrebbe avere una maggiore autostima perchè in semifinale ha eliminato il Milan che sicuramente è un avversario più difficile del Siena. Ma anche gli azzurri avranno tante motivazioni, bisognerà attendere ancora un po’, fino al 20 maggio c’è tempo».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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