”A volte le troppe aspettative creano inutili attese. Man mano che l’evento si avvicina sale la tensione e la paura di sbagliare aumenta. Anche perchè in un Mondiale sono le partite iniziali, quelle che contano e determinano la scrematura. Ma tutto sommato non mi pare che tra gli azzurri manchi la giusta serenità, li vedo abbastanza motivati”. Gli approcci dell’Italia al Mondiale non sono mai stati lusinghieri. E’ stato così anche nel 1982 e nel 2006, le ultime due edizioni vinte dagli azzurri. Franco Causio, ricorda bene quelle lunghe vigilie intrise di contestazioni.
Però è una caratteristica tutta italiana iniziare un Mondiale avendo come compagni fedeli polemiche e tanti gufi che girano intorno.
”Meglio così, in casi del genere abbiamo sempre fatto bene. Ricordo l’aria che si respirava prima di partire per i mondiali in Germania del 1974: eravamo troppo sicuri di far bene. Dopo due giorni, eravamo già sull’aereo per far ritorno a casa”.
Anche prima del 1978 l’Italia partì per l’Argentina tra mille polemiche.
”Però quella volta disputammo un gran Mondiale, vennero gettate le basi per la vittoria in Spagna del 1982. Era un gruppo solido, compatto che assimilò alla perfezione le idee di gioco di Bearzot. Battemmo gli argentini ma in semifinale ci toccò l’Olanda dei miracoli”.
Praticava un calcio troppo all’avanguardia rispetto all’Italia?
”Direi rispetto a tutti gli altri. Zona, fuorigioco e pressing: questi gli ingredienti del calcio totale”.
In Brasile si comincia tra pochi giorni, la nostra Nazionale addirittura non ha mai vinto una partita nel 2014. Anzi, ha lasciato l’Italia dopo un pari con il Lussemburgo.
”In quel match l’Italia era sulle gambe, si vedeva che avevano lavorato duramente nelle ultime settimane a Coverciano. I carichi verranno smaltiti poco alla volta e credo che saremo in forma per l’esordio con l’Inghilterra. Sono fiducioso però bisogna superare la prima fase, è quella che psicologicamente fa aumentare l’autostima”.
Insigne è stato il pomo della discordia azzurra, il napoletano è volato in Brasile a differenza di Rossi che è rimasto a casa.
”Lorenzo deve dimostrare più personalità e recuperare la spensieratezza che aveva a Pescara, dove si è espresso ai livelli massimi. Forse a Napoli nell’ultima stagione ha giocato con la paura. Possiede grandi numeri ma deve essere più continuo, io stravedo per lui”.
Fonte: Il Mattino
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