Caterina Balivo ha destinato il compenso di questo scritto in beneficenza. Avevo i biglietti per Chelsea-Napoli ma il mio compagno ha preferito dare il mio a un collega di Londra perché secondo lui era un po’ pericoloso portarmi al settimo mese di gravidanza allo stadio. Inutile dire quanto mi siano girate… e come ho visto quella partita da casa: sul divano a Milano con la mia sciarpetta e lui che mi diceva che lo stadio londinese sembrava il San Paolo… La partita è finita come sappiamo, non voglio neanche scriverlo. L’unico mio pensiero è stato: vabbè speriamo nella Coppa Italia. Appuntamento al 20 maggio all’Olimpico di Roma con la Juventus, tornata a essere Signora d’Italia. Ancora una volta tantissimi tifosi napoletani in prima fila, desiderosi anche di vendicarsi dei tanti juventini che a Torino avevano scimmiottato l’inno napoletano «Oje vita oje vita mia».
E finalmente è arrivata la domenica del trionfo azzurro. Subito il Napoli ha attaccato, subito la differenza in campo l’hanno fatta i tre tenori e subito io ho cominciato a sentire che quella Coppa sarebbe stata nostra. Peccato che sono dovuta andare in ospedale per un monitoraggio e il seguito me lo sono goduta poco tra Twitter e gli sms di mia sorella che era all’Olimpico svociata per il Napoli. Quando ho saputo della bellissima parata di De Sanctis e poi del meraviglioso gol di Hamsik… be’ ho pensato che si rompessero le acque! La festa è stata in campo, è stata a Roma ma soprattutto è stata a Napoli e provincia: mia mamma ad Aversa ha detto che sembrava di essere ai tempi dello scudetto di Maradona. Una ragazza su Twitter mi ha scritto: «Cate, qui ad Aversa sembra che abbiamo vinto la Champions». Subito un altro follower ha risposto: «Come fate a saperlo se non l’avete mai vinta?». Caro follower sai che ti dico? Vinceremo anche quella perché noi a Napoli i sogni prima li facciamo e poi con calma li realizziamo! TIE’ TIE’ TIE’… Da Caterina accanita tifosa che darà alla luce presto un altro tifoso azzurro doc. Conduttrice radio-televisiva, scrittrice.
E finalmente è arrivata la domenica del trionfo azzurro. Subito il Napoli ha attaccato, subito la differenza in campo l’hanno fatta i tre tenori e subito io ho cominciato a sentire che quella Coppa sarebbe stata nostra. Peccato che sono dovuta andare in ospedale per un monitoraggio e il seguito me lo sono goduta poco tra Twitter e gli sms di mia sorella che era all’Olimpico svociata per il Napoli. Quando ho saputo della bellissima parata di De Sanctis e poi del meraviglioso gol di Hamsik… be’ ho pensato che si rompessero le acque! La festa è stata in campo, è stata a Roma ma soprattutto è stata a Napoli e provincia: mia mamma ad Aversa ha detto che sembrava di essere ai tempi dello scudetto di Maradona. Una ragazza su Twitter mi ha scritto: «Cate, qui ad Aversa sembra che abbiamo vinto la Champions». Subito un altro follower ha risposto: «Come fate a saperlo se non l’avete mai vinta?». Caro follower sai che ti dico? Vinceremo anche quella perché noi a Napoli i sogni prima li facciamo e poi con calma li realizziamo! TIE’ TIE’ TIE’… Da Caterina accanita tifosa che darà alla luce presto un altro tifoso azzurro doc. Conduttrice radio-televisiva, scrittrice.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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