Neanche il tempo di riprendere fiato dopo il turno infrasettimanale che riprende “La febbre del sabato sera”. Teatro di questo balletto predomenicale, divenuto quasi una consuetudine, è il “Massimino” di Catania. Cambia solo l’ora per questo appuntamento calcistico, alle 18 nell’ultimo giorno di ora legale per il 2011.
Le due formazioni si ritrovano dopo aver fronteggiato le prime della classe, alias Udinese e Lazio e i Rosazzurri si presentano davanti al loro pubblico dopo aver ottimamente figurato contro gli uomini di Reja. Un altro napoletano di origine, Vincenzo Montella, nativo di Castello di Cisterna, guida gli Etnei con la grinta e la determinazione che lo hanno sempre contraddistinto e, dopo l’ottimo pari ottenuto all’Olimpico , trova addirittura motivi per recriminare! “Abbiamo sofferto la prima mezzora ma, alzando i ritmi, siamo riusciti a riprendere la partita e, con un pizzico di fortuna in più avremmo potuto anche vincere.”
La squadra siciliana ha disputato una seduta di scarico questa mattina, valutando, nel contempo, le condizioni fisiche dei disponibili, ai quali si è aggregato il difensore Potenza, mentre qualche dubbio permane sulle condizioni fisiche del centrocampista offensivo Gomez che ha seguito un programma differenziato. In attacco, a far compagnia a Bergessio, autore del pareggio di mercoledì contro i biancocelesti, una “vecchia conoscenza” per i napoletani: il biondo Maxi Lopez, nome molto accostato ai colori azzurri un anno fa ma anche, e forse più insistentemente, nel calciomercato del 2011, non essendo l’argentino propriamente in piena sintonia col giovane tecnico, ex punta romanista.
Chi, ancora una volta, vivrà la sfida con i Rosazzurri in maniera del tutto speciale sono i due siciliani del Napoli, Totò Aronica, il cui soprannome è, per l’appunto, il “Lucchetto Palermitano”, ma soprattutto “Peppe ‘o Siciliano”, al secolo Giuseppe Mascara, nato a Caltagirone e che con la maglia catanese conta più di 200 presenze. Poco più di un anno fa, il 17 ottobre, nella gara disputata al Massimino e terminata con un pari per 1-1, l’attaccante azzurro era ancora agli ordini del mister Giampaolo, ma di lì a poco sarebbe stato acquistato a titolo definitivo dal Napoli. Molto stimato ancora in terra natia, è addirittura considerato come un figlio da Pietro Lo Monaco. “Qui per lui un posto ci sarà sempre, ma sabato lo affronteremo come qualsiasi avversario” – queste le parole dell’ amministratore delegato della società etnea, nato a Torre Annunziata. Sembra proprio che un legame particolare unisca le due Città di mare: due tifoserie che, da diversi anni, sono accomunate da una sincera amicizia, cosa divenuta merce davvero rara in un calcio dai toni sempre più agguerriti.
A cura di Maria Villani
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