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Catamarani, inchino a Città della Scienza

Le imbarcazioni virano su Bagnoli: «Un segnale forte» Domani lo stop alla terza asta per i lotti sotto sequestro

Un inchino a Bagnoli per Città della Scienza. Questa mattina i catamarani porteranno il loro saluto nel mare che bagna la costa della zona ovest di Napoli. La virata di Coroglio e l’inchino delle imbarcazioni sarà l’omaggio che le World Series di Coppa America faranno alle strutture distrutte dal rogo dello scorso 4 marzo. «Abbiamo deciso di posizionare una boa davanti a Città della Scienza per dare un segnale forte» aveva detto nei giorni scorsi Mario Hubler, attraverso le pagine del Mattino, dicendosi «indignato per questo gesto criminale» e sottolineando «che ora bisogna lavorare senza sosta per ricostruire al più presto un simbolo della Napoli positiva».
Anche la Coppa America di vela si sta stringendo intorno ad un quartiere attraversato dall’amore dei propri cittadini ma piegato dal dolore dell’ultimo schiaffo ricevuto giovedì mattina, con il sequestro dell’ex area Italsider dove si ipotizzano reati di disastro ambientale, truffa ai danni dello Stato, falso e miscelazione di rifiuti industriali. Per questo le imbarcazioni di Oracle e le due Luna Rossa (Swordfish e Piranha) hanno deciso di apporre sulle proprie vele un messaggio di solidarietà e sostegno alle istituzioni locali e alla Fondazione Idis. Ma non finisce qui: il veliero Tortuga infatti, a bordo del quale sarà possibile seguire le gare, devolverà le somme ricavate in favore di Città della Scienza. Tante dunque le iniziative intraprese dalle World Series, ma in queste ore a tenere banco non sono soltanto le vicende legate alle strutture vittime del rogo. A intrecciarsi ci sono le vicende legate all’ex fabbrica del ferro e soprattutto alla vendita dei suoli da parte della Bagnolifutura. Già giovedì sera c’è stato un primo incontro tra l’amministrazione comunale e i vertici della Stu, guidata dall’ex magistrato Omero Ambrogi, come ha confermato lo stesso assessore all’urbanistica del Comune, Luigi De Falco, in occasione della commissione congiunta urbanistica, ambiente e lavoro che si è tenuta ieri mattina presso la sala Giorgio Nugnes di via Verdi.
Al centro dell’incontro proprio la possibilità di sospendere la gara per la vendita dei lotti, in particolare quelli edificabili dell’Area tematica 2 della variante del Piano Urbanistico Esecutivo di Coroglio-Bagnoli. Si sta dunque lavorando in queste ore all’interruzione della gara di alienazione. Il motivo è semplice: i 4 lotti in vendita rientrano nell’area sequestrata. Questo li rende fuori mercato oltre che non accessibili, visti i sigilli apposti dall’autorità giudiziaria. Intanto tra pochi giorni, il 22 marzo, era prevista la terza asta (le prime due sono andate deserte ndr) che a questo punto con ogni probabilità dovrebbe saltare. Proprio lunedì, secondo indiscrezioni, potrebbe riunirsi il consiglio d’amministrazione della Bagnolifutura e deliberare il definitivo stop della vendita. Facendo un po’ di cronistoria bisogna ricordare che prima del bando attuale ci furono 4 manifestazioni di interesse, nessuna di queste si è poi mai concretizzata. I lotti posti in vendita sono 4, per una superficie complessiva di 64mila mq e un volume edificabile di 214mila 700 mc. A differenza delle gare precedenti l’ultima prevedeva che i lotti fossero caratterizzati da un mix funzionale con 80% delle volumetrie destinate al residenziale, a meno del primo, ovvero quello più vicino alla Porta del Parco e alla stazione Agnano della Cumana, nella quale si è localizzata una maggiore volumetria commerciale.
Nella stessa giornata di lunedì ci sarà un’altra riunione di pre-giunta dove si discuterà del documento che il sindaco de Magistris dovrà portare in Consiglio il 18 aprile con le nuove proposte per il rilancio dell’area. Punto fermo sarà sicuramente il Prg, che non sarà modificato: linea di costa liberata ed eliminazione della colmata, creando un’area a forte vocazione naturalistica e turistica.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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