Non è stata una giornata qualsiasi per Walter Mazzarri. Mentre l’allenatore del Napoli dirigeva, come ogni martedì, l’allenamento della sua squadra, alle sue orecchie giungevano le dichiarazioni tuonanti del presidente De Laurentiis, che da piazza Plebiscito rispondeva per le mire alle dichiarazioni recenti dell’allenatore di San Vincenzo. In apparenza, solo in apparenza, Mazzarri era tranquillo.
Chi lo conosce, in realtà, ha visto in lui una certa tensione. L’allenatore azzurro ha tenuto a rapporto la squadra, come fa ad ogni ripresa dei lavori, ma questa volta i toni erano più aspri. Non è dato sapere cosa Mazzarri abbia detto ai giocatori, ma si è visto l’allenatore agitare le mani e alcuni fogli che aveva con sé.
Poi, mentre la squadra procedeva con l’allenamento, Mazzarri è rimasto seduto sulla panchinetta, dove ha parlato a lungo, quasi interrottamente, col team manager Beppe Santoro. La persona con la quale, a quanto si dice, ha legato di più, anche dal punto di vista personale. Mazzarri, parlava e fumava, discuteva, mentre il suo interlocutore ascoltava. A un certo punto anche il ds Bigon ha partecipato al colloquio. Poi Mazzarri e rimasto da solo col suo secondo Frustalupi, col quale, sempre seduto, pure ha parlato a lungo. Mazzarri ha seguito da lontano il lavoro della squadra, osservandola dalla panchinetta: con la sigaretta sempre in mano, il tecnico sembrava pensoso. E al suo fianco è rimasto, senza mollarlo un attimo, Santoro, che lo ha anche accompagnato durante l’uscita dal campo, al termine dei lavori. Anche in quell’occasione Mazzarri e Santoro parlavano ininterrotamente. Chissà cosa si sono detti: forse Mazzarri ha commentato le parole del presidente, e magari ha chiesto consigli sul da farsi, su quali saranno le sue prossime mosse. Di certo, la “partita” tra il tecnico è il presidente sembra essere soltanto all’inizio.
La Redazione
C.T.
Fonte: Il Roma
