In una Castellammare letteralmente blindata, arriva finalmente il giorno di Juve Stabia-Verona. Una lunga settimana di trepida attesa che volge al termine per una sfida che può valere tanto, forse tutto.
Sogna la serie A la squadra scaligera, cerca il punto che manca per la salvezza, la seconda consecutiva, quella di Braglia. Un pomeriggio intenso, che sarà vissuto sull’asse Castellammare-Empoli. Una vittoria dei toscani sul Cittadella chiuderebbe i conti per la Juve Stabia, rinviando la festa del Verona di sette giorni, quando al Bentegodi arriverà proprio la squadra di Tavano. Diversamente sarà l’idillio per Cacia e compagni, in A con un turno di anticipo, e i campani in attesa di capire i risultati delle dirette inseguitrici, Reggina ed Ascoli su tutte, per continuare a fare i conti con la salvezza diretta.
Una vigilia accesa ha fatto da cornice al match del Menti. Anticipata l’uscita dalle scuole, un vero e proprio assetto di guerra in città per accogliere gli oltre settecento tifosi che arriveranno dal capoluogo veneto. La Questura di Napoli ha stabilito che saranno 300 gli agenti per garantire la sicurezza dello stadio.E poi il botta e risposta tra Manniello e Sogliano. «Vinceremo per dare una gioia a tutta la Campania», queste le parole del presidente: «Non penso che se la Juve Stabia incontrasse Avellino o Salernitana in lotta per la serie A li accoglierebbe con i fiori – ribatte il diesse – Dispiace il fatto di sentire parlare di Campania e di parlare di una contrapposizione nord-sud, non ci interessa. È una cosa mediatica che dà fastidio».
Ieri la risposta del club che in una nota ufficiale per stemperare i toni: «La Juve Stabia, nel condividere le parole del diesse del Verona vuole tranquillizzare tutte le persone in arrivo al Romeo Menti. Vi sarà massima ospitalità da parte della nostra società, cercando di non di caricare oltremodo l’ambiente. I nostri tifosi, sapranno restare nei limiti di un confronto canoro e risponderanno solo con ironia ad eventuali provocazioni, come già avvenuto in passato durante sfide particolarmente sentite». Sotto l’aspetto sportivo, diametralmente diverso l’approccio delle due squadre. Braglia deve rinunciare agli squalificati Mezavilla e Murolo, Mandolini, invece, avrà a disposizione l’ intera rosa, fatta esclusione per Pugliese, l’ex mancato, e Carrozza, infortunati da tempo. Silenzio stampa e ritiro per la squadra stabiese, l’ex mediano dell’Inter degli anni ’80 ha parlato proprio del tecnico toscano: «Braglia? È un allenatore sanguigno, un amico, c’è grande rispetto. Forse è l’unico allenatore che mi batte nella classifica delle squalifiche e delle multe».
Singolare il fatto che i due tecnici potranno tornare in panchina per la prima volta dopo aver scontato le rispettive squalifiche. Sull’undici che Braglia dovrebbe varare in vista della sfida con gli scaligeri, poche le indicazioni della vigilia. Nocchi dovrebbe essere ancora preferito a Seculin in porta. Difesa a quattro con Baldanzeddu, Figliomeni, Scognamiglio e Dicuonzo. Centrocampo a tre con Caserta e Doninelli (l’ex) in campo, ballottaggio Jidayi-Suciu per la terza maglia. Tridente anche in attacco con Acosty, Bruno e Verdi chiamati a scardinare la retroguardia veronese per chiudere il discorso salvezza e rimandare di sette giorni la promozione degli scaligeri.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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