Enrico Castellacci, presidente dei medici del calcio, è intervenuto nel corso di ‘Radio Goal’, trasmissione in onda su Radio Kiss Kiss Napoli: “Noi medici del calcio non partecipiamo al tavolo per la ripartenza ed è strano, visto che la responsabilità è tutta sulla nostra categoria. Non c’è motivo di trovare un responsabile se qualcuno si infetta. Da noi sono sempre arrivate valutazioni costruttive con spirito collaborativo. Non ha senso che sia il medico il responsabile perché già lo è dal codice civile e penale. Le responsabilità vanno condivise con gli altri, ossia con club, medici del lavoro e calciatori stessi. Che senso ha mettere un solo personaggio al centro?”.
CIRCOLARE – “Stamattina è già partita una informativa legale del nostro ufficio a Spadafora, Gravina e Malagò, in cui facciamo presente quanto sia paradossale creare questa figura del medico del calcio come unico responsabile. L’INAIL si è espressa sui datori di lavoro, non sui medici. Noi siamo sempre responsabili. Abbiamo mandato questa lettera di natura giuridica che deve dare l’input per riflettere profondamente. Un dottore deve saper sanificare, visitare, ragionare o deve fare il bodyguard?”.
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