Se l’Italia proseguisse il proprio cammino agli Europei, potrebbe non avere, sugli spalti, i tifosi delle istituzioni, come è successo a Danzica quando, oltre al presidente Napolitano, c’erano il ministro degli Esteri Giulio Terzi e quello dello sport Piero Gnudi. Il governo, infatti, pare intenzionato a non discostarsi da quello che hanno fatto Francia, Germania e Inghilterra: nessuna presenza in tribuna per protestare contro le violazioni dei diritti umani in Ucraina, paese co-organizzatore del campionato. Gnudi, in visita a Casa Azzurri, ha lasciato intuire questo orientamento. Una decisione ufficiale non è stata ancora presa, ma è difficile pensare che il governo Monti possa adottare un profilo diverso dagli altri big dell’Ue. «Lo sport – ha detto Gnudi- non può guardare da un’altra parte. Quando si offende la democrazia si offendono tutti i cittadini». Hollande, Cameron e anche la Merkel hanno condannato le violazioni dei diritti umani, con particolare riferimento al caso di Yulia Timoshenko, l’ex premier arrestata, attualmente ricoverata in ospedale e i loro governi non partecipano alle partite che si giocano in quel paese.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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