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Caso Scandone. Il Comune: «Entro oggi sarà tutto ok»

Tutti in attesa delle analisi. La Scandone malata di ruggine che inquina l’acqua ha fatto ormai tutti i suoi check up e questa mattina alle 10 arriveranno i risultati definitivi sulla scrivania di Giuseppina Tommasielli, assessore allo sport del Comune di Napoli. I giorni di chiusura del grande impianto di Fuorigrotta, gestito da Palazzo San Giacomo, sono già quattro, «ma c’è la concreta possibilità che nel pomeriggio già si torni a nuotare», annuncia con ottimismo l’assessore.
Di fatto, l’attività dei club napoletani di nuoto e pallanuoto è ferma, con circa 500 atleti costretti ad arrangiarsi in altri impianti e, sullo sfondo, con il problema del week-end di pallanuoto da risolvere: domani Posillipo-Ortigia di A1 e Basilicata-Canottieri di A2 (i lucani giocano a Napoli le partite casalinghe), con i circoli napoletani piuttosto preoccupati e che hanno già opzionato un impianto a Caserta. I risultati delle analisi dell’Arpac dovevano arrivare già ieri. «Trattandosi di analisi di tipo chimico e non batteriologico, confidiamo che arrivi una risposta in tempi brevi», ha ribadito la Tommasielli. Oggi, forse l’ok. «Mi spingo fino a dire che ci sono 90 per cento di possibilità su 100 che i problemi della Scandone finiscano oggi stesso», spiega ancora l’assessore, confortato dal giudizio positivo del dirigente Giuseppe La Marca, responsabile della Scandone, oltre che dell’impianto Collana al Vomero.
I lavori di manutenzione sono finiti, la ruggine sui tubi è stata eliminata. Se ci sarà l’ok dell’Arpac, l’acqua della Scandone sarà riscaldata in tempi brevissimi. «Se non oggi al massimo domani si tornerà a nuotare. Ho letto che campioni di nuoto come la Pirozzi hanno cambiato programma di allenamenti – aggiunge la Tommasielli -, lasciando temporaneamente Napoli. Noi però nella nostra città abbiamo altri impianti da mettere a disposizione. Lo abbiamo sempre fatto e non ci tiriamo certo indietro adesso».
Qualche disservizio comunque c’è stato: nei giorni scorsi il raduno della Federnuoto, con il ct delle nazionali di nuoto Cesare Butini e i tre talenti napoletani Pirozzi, Spadaro ed Esposito, si è svolto alla piscina militare dell’Albricci e non alla Scandone, così come il match di pallanuoto di A2 della Canottieri, che ha giocato al Molosiglio contro l’Anzio, per non parlare degli allenamenti saltati dei vari club che nuotano a Fuorigrotta. Ma l’emergenza, secondo l’assessore Tommasielli, dovrebbe essersi esaurita per pallanotisti e nuotatori.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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