Il mondo del nuoto napoletano è in subbuglio dopo il parere negativo della commissione sport per la delibera dell’autorizzazione ai bandi di gara per gli impianti della ex legge 219 e per la conseguente nota dell’assessore sport Tommasielli che scrive al Coni di attendere l’assegnazione degli impianti per il 15 dicembre liberi di cose e persone. E quindi la chiusura delle piscine, per poi farle gestire attraverso le proprie partecipate. Numerose le reazioni. La prima quella di Paolo Trapanese presidente regionale della Federnuoto. «È impossibile pensare che le piscine di Napoli possano chiudere con la conseguente cessazione delle attività sportive e sociali. Queste piscine trasudano storia, successi mondiali e valori sociali e sono un bene della città. Auspico e sono convinto che quanto detto dall’amministrazione come dal Coni sarà rivisto. Il buon senso prevarrà e tutte le parti troveranno una soluzione che, in piena legalità, tuteli il nostro patrimonio sportivo».
Francesco Postiglione campione di pallanuoto, olimpionico e neo vice presidente della Federnuoto è intervenuto affermando che «bisogna sedersi a un tavolo di concertazione con l’assessore al Comune di Napoli, il Coni ed il presidente del comitato regionale, che già si sta muovendo di concerto con la Fin, e risolvere la questione in maniera definitiva, senza ulteriori rinvii; più che salvaguardare il patrimonio immobiliare dell’amministrazione, bisogna tutelare le società napoletane che con mille difficoltà gestiscono tali impianti e che portano lustro alla città di Napoli». Sono scese in campo anche il Posillipo e la Canottieri Napoli con i loro presidenti. Il neo eletto alla guida del club rossoverde Giuseppe Gambardella sottolinea: «Il Posillipo ritiene che nella vicenda debba essere salvaguardata in via prioritaria la prosecuzione delle attività in essere valorizzandone i contenuti di carattere sociale e sportivo che costituiscono patrimonio consolidato e tradizione dei circoli nautici e delle associazioni sportive cittadine. Il Posillipo intende promuovere una iniziativa d’accordo con i circoli nautici, le associazioni sportive interessate e la Fin al fine di pervenire a un incontro con il Comune per la valutazione congiunta dell’intera problematica e l’individuazione delle soluzioni opportune».
Edoardo Sabbatino presidente della Canottieri conclude: «Chi ha a cuore la formazione, la tutela e le istanze dei nostri giovani resta basito dalle notizie pubblicate. Ieri sono stato letteralmente assalito dai nostri atleti e dai ragazzi che partecipano ai corsi di nuoto preoccupati da questo clima di incertezza. Intorno a loro tanti, tantissimi altri giovani allenatori e istruttori che temono di perdere la loro occupazione. Auspico che si giunga ad una soluzione saggia e illuminata che li tuteli e valorizzi la loro attività sportiva e crescita sociale».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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