Perquisizione nella serata di ieri a Parma nella tabaccheria-ricevitoria (abilitata alle scommesse calcistiche) il cui titolare Massimo Alfieri è stato indicato dalla Guardia di Finanza di Torino come colui che avrebbe ricevuto gli assegni per 1.585.000 euro da Gigi Buffon due anni fa. Le Fiamme gialle hanno verificato i computer in cui vengono archiviate le scommesse. Perquisita anche una cantina attigua, utilizzata come magazzino e archivio. Era comunque assente il titolare che si trova in vacanza negli Usa.
«Le scommesse di Buffon? Tutto regolare» era invece emerso poco prima del blitz dai Monopoli di Stato: «Il corner-tabaccheria di Parma, secondo i flussi di gioco che pervengono real time ai Monopoli risulta essere uno dei più attivi ma non si hanno informative circa comportamenti scorretti».
E intanto sulla vicenda da Lugano dove era impegnato contro la Russia ha parlato lo stesso calciatore: «È stata una settimana durissima, ma in questi momenti vengono fuori gli uomini. Paura zero. Io non devo chiarire nulla, è tutto chiaro: le mie spese, che siano collezioni di orologi, quadri, o aiutare un amico a comprare un terreno sono fatti privati e miei. Non sono stato indagato, evidentemente faceva piacere a qualcuno mettere in giro queste notizie: vorrà dire che le prossime spese le comunico prima. Ero molto amareggiato, ma è anche vero che non ho fatto niente di male, non ho ammazzato nessuno. Si specula e si gioca sulla pelle delle persone e queste cose non mi sono mai piaciute. Ma so anche che se fai certe accuse devi essere pronto a subire altri colpi».
L’avvocato di Buffon, Marco Valerio Corini ha intanto escluso ogni rilevanza penale per la vicenda.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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