Più volte il suo secondo, Isetto, lo aveva accostato allo “Special One” José Mourinho per competenza e capacità di motivare il gruppo, ma in fondo anche per il carattere bizzoso. E mai paragone è sembrato più azzeccato. All’indomani della sonora batosta interna con il Novara (al Menti con lui in panchina quattro gol la Juve Stabia non li aveva mai incassati) Piero Braglia decide di chiudersi a riccio, “disertando” l’incontro con la stampa, rinviato a “dopo la partita”, lasciando al capitano Fabio Caserta l’incombenza di commentare il risultato negativo, ma anche di anticipare le attese per la sfida di Varese. Una decisione che sembra però confermare un momento di nervosismo, anticipato, sempre nella mattinata di ieri, dal botta e risposta, a distanza, tra la dirigenza stabiese e quella del Mutual, la società contro cui era stato vinto il ricorso nella prima giornata del torneo di Viareggio.
Caserta, dal canto suo, da uomo navigato qual è prova a tenere le polemiche a distanza: «Sabato non si è vista la solita Juve Stabia – ha confermato -, ci è mancato qualcosa. Purtroppo sembra sempre che quando siamo ad un passo dal salto di qualità non riusciamo a compierlo. Peccato, ma star qui a piangere sul latte versato serve a poco, voltiamo pagina e guardiamo avanti». Colto da un malore al termine della gara con i piemontesi, il capitano era stato portato per accertamenti in ospedale: «Solo un problema intestinale dovuto all’influenza – minimizza -. Stavo male anche il giorno prima, poi mi sono sentito di giocare, segnando anche un gol che sembrava aver riaperto i giochi. Ora sto meglio e sono pronto alla sfida di Varese». Dopo l’addio di Danilevicius, Caserta, con cinque reti, è il nuovo bomber gialloblù: «Non scherziamo. I bomber sono altri in questa squadra, e sono convinto che riusciranno a sbloccarsi, trovando la via del gol per dare un grosso contributo alla squadra».
Partenza prevista per questo pomeriggio in aereo, domani uno dei match più importanti della stagione. Per restare agganciati alle zone che contano sarà vietato steccare: «Affrontiamo una squadra in piena lotta playoff – commenta Caserta -, ma non possiamo avere timori reverenziali. Se davvero vogliamo provare a puntare a qualcosa in più della semplice salvezza, dobbiamo trovare il giusto equilibrio, dando continuità ai risultati. Sappiamo che ci aspetta una gara difficile, ma conosciamo anche il valore di questa Juve Stabia. Dobbiamo disputare una gara importante, consapevoli di poter dire la nostra». Senza Zito e Baldanzeddu, squalificati, una Juve Stabia tutta da decifrare nel modulo e negli uomini: «Braglia ci ha abituato spesso a cambiare modo di stare in campo, sono convinto che saprà come sopperire alle assenze. Siamo un bel gruppo, nessuno è indispensabile». Il pensiero finale del capitano va a Carmelo Imbriani, che con la sua storia ha colpito tutto il mondo del calcio.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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