Due squadre che si sono già affrontate nel match di apertura del Girone C si scontreranno nuovamente per avere un posto nella finale che si disputerà a Buenos Aires il 24 luglio. Certo è strano trovare queste due compagini tra le prime quattro, visti gli accoppiamenti dei Quarti di Finale: se da un lato l’Uruguay ha battuto l’Argentina in una sfida ai rigori eliminando di fatto i padroni di casa dalla Coppa America, il Perù ha avuto la meglio sulla rivelazione del Girone A, la Colombia del “napoletano” Zuniga, conquistando ai supplementari l’accesso alla semifinale.
A differenza del precedente scontro, tra le fila della celeste mancherà Edinson Cavani, che non ha ancora recuperato dall’infortunio rimediato contro il Cile e potrebbe quindi sedere in panchina. Oscar Tabarez, Commissario Tecnico dell’Uruguay, ora viene additato assieme al suo gruppo come favorito per la conquista del titolo, ma se questa Coppa America ci ha insegnato qualcosa, è che nulla deve esser dato per scontato. Le due squadre nella sfida del 4 luglio hanno rimediato un punto ciascuno, terminando sull’1-1, e tutti sembrano sapere quanto sia improbabile vedere un match simile: rispetto alla fase a gironi, qui abbiamo un “dentro o fuori”, quindi la partita dovrà decidere un vinto ed un vincitore; non ci si lascerà andare, quindi, a rilassamenti, ma si combatterà fino alla fine. La formazione, oltre a dover fare a meno del “Matador”, rinuncierà anche a Diego Perez del Bologna, la cui squalifica apre un buco negli undici titolari, che potrebbe essere riempito dall’altro partenopeo, Walter Gargano. Il “Mota”, suo soprannome prima del trasferimento all’ombra del Vesuvio, è stato fino ad ora lasciato in panchina, il tecnico preferendo il centrocampista del club emiliano e Arevalo Ruis, ma stasera potrebbe ricevere la chance che aspetta da tempo, a meno che il tecnico non scelga Sebastian Eguren come vice-Perez, cosa che ad ora sembra una possibilità abbastanza remota. In difesa, nel 4-4-2 di Tabarez si vedranno i soliti Maxi Pereira, Lugano e Caceres affiancati da colui che prenderà il posto dell’infortunato Victorino, ovvero Coates. Con Gargano a metà campo dovrebbero farsi vedere Arevalo Ruis, Gonzalez e uno dei migliori di questa squadra, Alvaro Pereira. In avanti la coppia Suarez-Forlan,ovviamente riconfermata, farà il proprio lavoro dando del filo da torcere alla retrovia avversaria. In porta ci sarà ancora l’eroe della sfida con i padroni di casa, Fernando Muslera.
L’allenatore Markarian per la sfida contro la sua nazione ha confermato il blocco anti-Colombia, con Lobatòn relegato ancora tra i sostituti. Non si sa però il modulo e soprattutto la mentalità che adotterà: potrebbe infatti seguire la filosofia paraguaiana del “puntiamo ai rigori”, che gli ha fruttato la vittoria sul Brasile, oppure potrebbe essere più spregiudicata, cercando di portare a casa la vittoria entro i 90 minuti regolamentari, giocandosi quindi le proprie carte. Davanti al portiere Fernandez scenderanno in campo Revoredo, Ramos, Rodirguez e Vilchez. A centrocampo Balbin, Castrillon, Cruzado e il “fiorentino” Vargas suggeriranno le due punte Chiroque e il bomber Guerrero, anche se si può prevedere anche una disposizione più spregiudicata, con Guerrero unica punta davanti al terzetto Vargas, Chiroque, in questo caso più arretrato, e Advìncula che dovrebbe prendere il posto di Castrillon, lasciando Cruzado e Balbìn più dietro.
Qualunque sia il modulo e le scelte di Markarian, certo è che il Perù avrà una bella gatta da pelare, trovandosi di fronte un Uruguay che adesso vede la possibilità di arrivare in finale dopo 12 anni e di vincere nuovamente la Coppa America. Oltretutto, la storia favorisce la celeste: proprio come nel 1987, sconfissero l’Argentina e conquistarono il trofeo. Si dice che la storia si ripete, Gian Battista Vico ci parla dei “Corsi e ricorsi storici”. Stiamo a vedere se si può applicare questa teoria anche al calcio.
Emanuele Romolo Criscuolo
