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“Cartoline azzurre”: Argentina-Uruguay!

Cartoline azzurre. E che cartoline azzurre questa sera! Da Cordoba si passerà infatti a Santa Fe, per quello che viene definito il derby di Rio de la Plata. Un match già contrassegnato dall’aut aut “ Vita o Morte”. Due colori si fonderanno, due compagni di squadra potrebbero incontrarsi sul campo: L’albiceleste contro la celeste, Argentina-Uruguay.

Inutile far presente che questa è una finale anticipata?  Non proprio, calcolando che sono state entrambe sul punto di uscire nella fase a gironi, quindi la grandezza di queste due squadre, le grandi individualità e il produttivo gioco di squadra, devono ancora essere mostrate al pubblico di questa Coppa America.

Ora il gioco si fa duro, e quindi è ora che i duri indossino gli scarpini e calchino il terreno di gioco, in vista dell’eliminazione diretta che caratterizza la fase finale di questa competizione. Non si può più sbagliare, e in virtù anche dell’avere il pubblico dalla propria parte il C.T. Sergio Batista proporrà una formazione votata all’attacco. Si parerà dinnanzi a lui un’altra “volpe”, questa volta però, a differenza del mister del Costa Rica, tra l’altro di nazionalità argentina, soltanto di fatto:  sull’altra panchina ci sarà un tecnico dalla grande esperienza, Oscar Tabarez, e per un allenatore quasi alle prime armi fare affidamento sui propri talenti potrebbe voler dire molto, anche perché ci sono giocatori tra gli argentini che non hanno pari al mondo. Lo schieramento dovrebbe quindi ricalcare quello che si è visto nell’ultima partita del Girone A. Davanti a Romero, si avrà uno tra Zabaleta e Rojo su un lato e l’uomo dei record, nonché capitano dell’Inter, Javier Zanetti sull’altro. L’idolo della tifoseria nerazzurra questa sera disputerà la sua ventiduesima partita e si classificherà come il calciatore con più presenze in Coppa America. Vedere questo giocatore disputare campionati come quelli recenti, in un’età nella quale comunque iniziano le prime flessioni di resa atletica e di resistenza fisica, è un vero piacere, oltre ad essere un grande, se non il miglior modello per le generazioni future. Al centro della difesa si posizioneranno Burdisso e Gabi Milito. Mediani provenienti dalle due regine di Spagna si disporranno al centrocampo, ovvero Mascherano e Gago, con il supporto di Di Maria, pronto a modificare non solo il proprio ruolo, ma anche il modulo di gioco dell’intera squadra, da un 4-3-3 in un 4-2-4. Davanti, confermato il tridente che ha assicurato un netto 3-0 al Costa Rica: Aguero, Messi e la punta centrale del Real Madrid, Gonzalo Higuaìn. Pari e patta, dunque, tra Barcellona e le merengues nel numero di titolari provenienti dalla propria squadra. In panchina siederà un giocatore che tutti attendono in campo, contro un altro campione che forse non calcherà il rettangolo di gioco, due ragazzi che quest’anno hanno giocato assieme tantissime partite, suggerendosi deliziosi assist a vicenda: Lavezzi e Cavani, il primo per squalifica, il secondo per l’infortunio rimediato contro il Cile, rischiano di incontrarsi soltanto lungo il corridoio che dagli spogliatoi conduce al campo. Un gran peccato, poiché in molti attendevano di godersi questo scontro a distanza tra due campioni che vestono la maglia del Napoli.

Per dormire sonni tranquilli, la società di De Laurentiis ha inviato una lettera di diffida alla federazione uruguaiana, intimando a Tabarez di non far giocare Cavani per non rischiare di aggravare il suo infortunio. Privare la celeste del bomber azzurro sembra interessare poco il patron partenopeo, che già in passato aveva avuto qualche obiezioni in merito agli incontri delle nazionali, che rischiano di causare infortuni a giocatori pagati per quello che valgono e non poterne poi usufruire. Il “matador” dovrebbe guardare la partita dalla panchina, se non addirittura dalla tribuna. Mancherà Cavani, vero, ma non gli altri compagni di reparto, di sicuro all’altezza della situazione e in grado di sopperire all’assenza del talento azzurro. Tabarez dovrebbe scendere in campo con un 4-4-2 con in porta Muslera, una difesa formata da Maxi Pereira, Lugano, Victorino e Caceres. A centrocampo Arevalo Rios e Diego Perez si posizioneranno sulla linea mediana, mentre il laziale Alvaro Gonzalez eil suo omonimo Pereira, uno dei migliori fino ad ora di questo contingente, prenderanno dominio delle corsie esterne, pronti a suggerire i due attaccanti, Diego Forlàn e Luis Suarez. L’altro giocatore del Napoli, Walter Gargano, siederà in panchina e sarà pronto a prendere il posto di uno dei due mediani non appena il suo allenatore lo riterrà opportuno.

Sfida affascinante, quindi si consiglia di prendere un buon caffè per essere certi di restare svegli e godersi questo incontro. Soprattutto sarà interessante vedere come si muoveranno in fase di passiva i giocatori dell’Argentina, il cui modulo è votato chiaramente al possesso palla, sia per corsie esterne che centrali. Inoltre è intenzione del Commissario Tecnico dell’Uruguay ridurre al minimo la partecipazione al gioco non solo di Messi, ma anche di Aguero, vero e proprio trascinatore fino ad ora di questa squadra. Fermare la “pulce” e il “kun” significherebbe diminuire i palloni verso Higuaìn, e quindi poter ripartire in contropiedi pericolosi, sfruttando lo sbilanciamento degli avversari evidenziato non tanto dalla disposizione in campo, ma dalla scelta dei titolari. La sfida è lanciata, e non è, purtroppo per i tifosi del Napoli, quella tra Cavani e Lavezzi, ma tra Messi e Forlàn. E chissà che non ci siano occhi brasiliani stasera a Santa Fe per vedere quale delle due rivali per la conquista del titolo dovrà dire addio alle proprie ambizioni.

Emanuele Romolo Criscuolo

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