Ancora tempo di sole, tempo di mare. Siamo nel pieno dell’estate, le musiche latine-americane dominano le serate nei villaggi, e questa notte, alle 02.45, prenderanno anche il possesso del mondo dello sport, imponendo il loro ritmo, sia esso la samba, la cumbia o il tango. Finalmente ci siamo: inizia la Coppa America.
Per la gara di apertura è stata predisposta la discesa in campo di una delle favorite, l’Argentina, che dopo la grande delusione del Mondiale ha effettuato il passaggio di panchina, dal Pibe de oro Maradona a Batista, intenzionato a condurre Messi e compagni al Mondiale in casa del nemico del rivale di sempre, il Brasile. “El Checho” non rivoluzionerà lo stile di gioco della squadra, da sempre fondato sulla velocità e la tecnica sopraffina in particolare nel reparto offensivo. Giocatori come Messi, Aguero, Tevez ed anche il nostro Ezequiel Lavezzi devono però fare i conti con il loro tallone d’achille, per così dire: l’altezza. Questi giocatori, rapidissimi negli spazi, hanno avuto quasi sempre qualche problema con difensori di una certa statura, come l’interista Lucio. Il commissario tecnico dell’Albiceleste ha, però, apportato dei cambiamenti, sperimentando, in vista di questa competizione, varie formazioni con diversi volti nuovi. Questa sera si dovrebbe vedere davanti al portiere Sergio Romero, da diverse voci accostato alla Roma, a difesa dei pali, con il probabile futuro compagno di squadra Burdisso, Gabriel Milito, Rojo(uno dei nuovi innesti) e il capitano storico dell’Inter Zanetti. A centrocampo i centimetri di Banega dovrebbero essere preferiti al talento indiscusso del palermitano Pastore, unito a due uomini dall’ampia visione di gioco come Mascherano e un altro nerazzurro, Esteban Cambiasso. In avanti due giocatori che si son combattuti molte volte quest’anno potrebbero unire le forze, il madridista Di Maria( in ballottaggio con Tevez, la bilancia pende più per l’ex Manchester United, ma non è da escludere un rialzo delle quotazioni dell’esterno dei Blancos) e il blaugrana, due volte Pallone d’Oro, Lionel Messi. Questi faranno compagnia al “Pocho” Lavezzi, i cui tifosi napoletani attendono con ansia di veder giocare accanto al giocatore definito l’erede di Maradona. Probabilmente il nostro numero 22 potrebbe essere rilevato a gara in corso dal “Kun” Aguero, giocatore accostato a diverse squadre italiane, così come potrebbe vedersi “el Principe”interista Diego Milito.
I grandi statisti definirebbero questa gara un allenamento per gli uomini di Batista, con uno sparring partner che da due anni non riesce a ottenere risultati degni di nota, e il cambio di panchina risalente a fine 2010 non sembra aver dato i frutti sperati. Quinteros cercherà di mettere uomini in grado di porre un freno alle giocate degli argentini, sperando di ottenere un pareggio decisamente inatteso. Per l’esordio, dunque, il tecnico ha definito un 4-4-2: Arias fra i pali, Alvarez, Raldes, Rivero e Rodriguez a tener testa al tridente albiceleste, a metà campo Cardozo, Flores, Garcia e Vaca avranno il compito di spezzare il ritmo di gioco, magari pressando soprattutto il “piccoletto” dei tre, Mascherano. In attacco, il nome conosciuto ed anche l’uomo da fermare è Marcelo Moreno Martin, che veste la maglia dello Shaktar Donestk. Con lui davanti ci sarà il giocatore dell’Oriente Petroliero, Mauricio Saucedo.
Con ogni probabilità la formazione argentina andrà incontro ad un problema che ha riguardato anche la Selecciòn che ha disputato gli scorsi Mondiali: una squadra forse eccessivamente sbilanciata in avanti, con giocatori che giocando in velocità non possono tornare molto indietro. Non resta che vedere se la formazione di Batista avrà risolto questo squilibrio, ricordando che proprio il suo predecessore ha rimediato una sonora sconfitta, ben sei reti a una, contro la Bolivia che riuscì ad avere la meglio (una delle poche volte, per la verità) contro il Brasile già qualificato. Con il sistema di qualificazione di questa fase a gironi l’Argentina è nettamente la favorita nel gruppo A, ma la Bolivia ottenendo l’insperata x potrebbe garantirsi una possibilità di accesso alla prossima fase. Dunque sarà dominio di Lavezzi e Messi, o la Bolivia impersonerà nuovamente la bestia nera dell’Argentina?
Nei villaggi turistici già si balla. Da stanotte uniamoci alle danze, inizia la Coppa America!
Emanuele Romolo Criscuolo
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