Cinque sconfitte e un solo pareggio per Mazzarri contro Pioli. Può essere mai questo il “fermo immagine” di Bologna- Napoli? Consecutive e deprimenti sono state le due “sberle” di dicembre, le ultime, in campionato e in Coppa Italia. Ma per un tecnico e una squadra che hanno già abbattuto molti tabù e conquistato record nella storia del Napoli è un’altra occasione per invertire la tradizione. Il problema, forse, è uno solo. La riscossa del Bologna, davanti al suo pubblico, dopo la batosta di Roma contro la Lazio. La squadra emiliana non è ancora matematicamente salva (le serve un punto), ma a quota 40 può dirsi tranquilla. La batosta romana non può fare testo. Il Bologna è andato all’Olimpico in gita. Aveva un portiere esordiente, il ventenne austriaco Stojanovic (1,96). Rientreranno Motta e Morleo sugli esterni della difesa a quattro. Il Bologna, poi, ha costruito in casa la sua salvezza (25 punti, fuori casa 15). Però non vince da sette partite (5 pareggi) e, sul suo campo, ha raccolto una sconfitta e due pareggi nelle ultime tre uscite. Al Napoli, in cerca di tre punti nelle restanti tre partite di campionato per escludere qualsiasi rimonta del Milan, la trasferta bolognese di questo mercoledì sera impone di giocare una partita “seria”, cioè alla ricerca del successo pieno col conforto dell’eccellente periodo di forma (19 punti nelle ultime sette partite senza sconfitte) e della strabiliante condizione di Cavani. Se il Napoli fa il Napoli di questo ultimo periodo può vincere a Bologna nonostante la tradizione contraria di Mazzarri contro Pioli e la voglia di riscossa della squadra petroniana. Gilardino (13 gol) è la punta di diamante del Bologna. Cannavaro ha le doti per ridurne la pericolosità. Il pericolo maggiore verrà da Diamanti che non ha un ruolo fisso, può giocare tra le linee e scombinare la difesa azzurra, dotato peraltro di un tiro notevole. Il greco-albanese Kone fece il fenomeno al San Paolo, segnando agli azzurri due gol in tre giorni, la spettacolare sforbiciata in campionato, la rete del 2-1 che eliminò il Napoli dalla Coppa Italia. E’ un giocatore grintoso, sarà bene tenerlo d’occhio. Il Napoli è andato ripetutamente a segno nelle ultime sette partite (20 gol) e il Bologna dovrà pur preoccuparsi delle chance offensive degli azzurri e dell’intesa volante dei “tenori” capaci di mandare in crisi qualsiasi difesa. Pioli gioca con due mediani a protezione della difesa (4-2-3-1), ma Perez e Taider sono stati un disastro a Roma. Tre mezze punte dietro Gilardino. È prevedibile Behrami su Diamanti e i due esterni rossoblù toccheranno ai laterali della difesa azzurra: Gamberini contro Kone sarà un duellochiave. Il grimaldello per forzare la difesa bolognese è Pandev nel ruolo tattico ideale per aprire i “corridoi” a Cavani. Pandev e Hamsik potrebbero rivelarsi le mezz’ali d’assalto che costringeranno a un duro lavoro i due mediani bolognesi davanti alla difesa. Sulle corsie esterne Maggio e Zuniga (Armero e Insigne pronti ad entrare), pur andando a mezzo regime, potranno tenere larga la difesa petroniana favorendo le percussioni centrali. Il Napoli ha ripreso salute e velocità. Solo un Bologna più vivo delle ultime esibizioni potrà contrastarlo. Dopo la sorpresa sul campo dell’Inter (1- 0), non ha più vinto, non riuscendo a battere nemmeno quattro squadre messe peggio in classifica. Il Milan anticipa alle 18 a Pescara. Tre punti in tasca. Da Bologna si aspetta la replica del Napoli.
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