Mimmo Carratelli, tra i decani del giornalismo napoletano, interviene a Marte Sport Live per un dolce amarcord concernente gli ottavi di finale della coppa UEFA ’74 e che vide gli azzurri opporsi proprio al Porto. Ecco quanto evidenziato da IamNaples.it:
“Ricordo con grande affetto il doppio incontro del ’74 col Porto. Erano gli ottavi di finale dell’allora coppa UEFA. Da Napoli partì una bella combriccola di giovani giornalisti che seguivano il Napoli. Anche del mister Vinicio preservo un bellissimo ricordo, fuori dal campo un simpaticone ma quando si faceva sul serio teneva tutti sul lastrico: giornalisti compresi. Dopo la doppia vittoria i giornali parlarono di un Napoli rivoluzionario: mai prima d’allora s’era vista un’italiana giocare all’attacco anche in trasferta. I giocatori mi parlavano in maniera entusiastica del modo di allenare di Vinicio: in settimana gli azzurri lavoravano come pazzi, di domenica, poi, tutto sembrava più facile. Credo quella sia stata la prima squadra italiana ad uscire dalla tradizione catenacciara del calcio di quei tempi. Tutti la criticavano: si aspettava qualche passo falso per ribadire che il calcio di Vinicio fosse utopico. Quarant’anni dopo, però, tutti giocano così. E’ stato un pioniere. I giorni nostri? Sogno una finalissima tra Juve..ehm Fiorentina e Napoli (ride ndr).”
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