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Carratelli: “Il Napoli non brilla più”

A passo di lumaca e senza segnare da quattro partite (due in Europa). Il Napoli che pareggia a Udine (0-0) affronterà venerdì la Juve al San Paolo con i bianconeri avanti di sei lunghezze. Condizione di estrema comodità per la formazione di Conte. A secco ancora Cavani (non segna da un mese), a secco Di Natale (non segna da due mesi). In campionato, il Napoli non vince da tre turni. La situazione meno brillante per la sfida al vertice.
Il Napoli ha giocato a lungo nella metà campo dell’Udinese. Raramente è stato veloce favorendo la chiusura difensiva dei friulani con i due esterni Basta e Pasquale sempre molto bassi, centrocampisti più in controllo degli azzurri che propositivi, in avanti scarsa intesa fra Muriel e Di Natale e la difesa napoletana non ha avuto problemi. Nessuna parata di De Sanctis. Una sola, decisiva, di Padelli su un colpo di testa di Hamsik verso la fine del primo tempo. E’ stata una delle due migliori occasioni per il Napoli. L’altra è capitata ancora ad Hamsik con conclusione a lato. C’è stato un dubbio rigore nell’area friulana per un intervento di Allan su Cavani al limite della regolarità.
Non brilla più il Napoli. E’ in un momento di stanca. Poco movimento, rarissime le accelerazioni. Qualche buona sovrapposizione a sinistra con Armero e Insigne. Non è servito a niente giocare quasi sempre in attacco. Impreciso Hamsik. Testardo Insigne che si sfiancava anche a metà campo per recuperare palla. Cavani continua a girare troppo al largo, non ha trovato sbocchi neppure da ala destra (Hamsik si improvvisava centravanti partendo da dietro). Non una grande partita neanche di Inler. Troppi palloni trattenuti e giocati in ritardo. L’Udinese è rimasta a guardare, per niente insidiosa in contropiede. Campagnaro, dopo avere “spento” Di Natale, è andato spesso in appoggio all’attacco. Sulle fasce Mesto e Armero, invece di Maggio e Zuniga: più incisivo il colombiano. Ma l’Udinese era tutta raccolta negli ultimi venti metri lasciando al Napoli un elaborato giro-palla senza le necessarie verticalizzazioni. Evidentemente la squadra di Guidolin mirava al pareggio. Il Napoli voleva di più per ridurre le distanze dalla Juve. Non ha avutola lo sprint necessario per vincere e guadagnare punti sui bianconeri. Con tre pareggi consecutivi quale scudetto vogliamo sognare?
Al pronti-via, Pasquale nell’unica sua incursione sfugge a Mesto e conclude a lato (3’). Fuoco di paglia. L’Udinese lascia la partita al Napoli. Ma nessuno tira in porta. Mesto e Armero costringono Pasquale e Basta sulla difensiva. Cavani cerca spazi che non trova. Inler, contrastato da Badu, gioca lento. Poiché gli attacchi sono condotti in tandem da Inler e Hamsik, c’è Behrami (contro Pereyra) che rimane un po’ fuori dal gioco. Campagnaro è una sicurezza, lascia a Di Natale due sole conclusioni fuori bersaglio (17’ e 43’). Britos è sulle piste di Muriel che non fa danni. Cannavaro resta libero da marcature. Forse bisognava rinunciare subito a un difensore per Pandev o Dzemaili che entrano invece nel secondo tempo.
Al 21’ c’è l’intervento poco corretto di Allan su Cavani nell’area friulana, l’arbitro lascia correre. Il Napoli tiene il pallino del gioco, ma è poco ardente e ardimentoso. Quanto sbaglia Hamsik! L’Udinese deve sostituire Benatia (28’ problemi muscolari) con Heurtuaux. Il Napoli è sempre all’attacco. Fila bene Armero sulla sua fascia con un bel cross per Hamsik, ma il colpo di testa di Marekiaro è deviato in angolo da Padelli (36’). Ci sarà solo un’altra occasione nitida per il Napoli di sfondare.
Come nel primo tempo, nella ripresa l’Udinese ha all’inizio due guizzi. Ma Pereyra (perso da Behrami) conclude fuori la palla-gol confezionatagli da Di Natale (51’). Poi Britos recupera miracolosamente sullo stesso Di Natale (52’). Il Napoli spreca una buona opportunità ancora con Hamsik che da centravanti, sull’assist di Insigne, batte fuori (54’). Il gol resta lontano dal Friuli. Il gioco si fa sempre più lento.
Mazzarri comincia a muovere qualcosa: fuori Inler per Pandev (61’). Non si notano miglioramenti. Il macedone si impiglia nelle marcature e nei raddoppi udinesi. La manovra offensiva del Napoli è un tran-tran monotono con l’Udinese che non concede varchi. Troppi giocatori a ridosso dell’area di Padelli. Gli spazi si restringono, le marcature dei giocatori friulani sono puntuali.
Va via bene Armero sin nell’area aversaria, ma il cross è arretrato sulla posizione di Cavani che ha difficoltà a concludere vicinissimo alla porta e batte fuori pressato da Domizzi (69’). Esce Di Natale (77’ entra Maicosuel). Si riprende Muriel, quasi liberato dalla presenza di Di Natale. Ma non succede proprio nulla, tranne una avventurosa uscita di piedi di De Sanctis per proteggersi da una incursione di Muriel a sinistra che era sfuggito a Britos: palla in fallo laterale (79’).
Noiosa la partita, noiosa la cronaca. Entra Dzemaili per Cannavaro (85’), poi Zuniga per Mesto (89’). E’ zero a zero con quelle due sole conclusioni di Hamsik una nello specchio della porta, l’altra fuori. Sono state le occasioni del Napoli per vincere la partita.

Fonte: Il Napolista.it

La Redazione

M.V.

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