Cinque punti in tre giorni era l’obbiettivo. Due sono venuti dalla Corte di giustizia federale, tre bisogna prenderli a Firenze. Coraggio. Squadra che vince non si tocca. Difesa confermata (Cannavaro riabilitato sarà in panchina). Fiducia rinnovata a Pandev. In preallarme Armero per l’influenza di Zuniga. Fiorentina-Napoli, appuntamento a mezzogiorno. Momento difficile per la squadra toscana. Per il Napoli un’occasione per volare alto (tre vittorie consecutive) e dare l’assalto al primo posto, perché no? Conta, però, farli viola. Quanto peseranno nella Fiorentina le due ore di gioco di giovedì sera contro la Roma (Coppa Italia)? Ma, soprattutto, quanto è rimasto della brillante Fiorentina che vanta la seconda migliore difesa casalinga, imbattuta contro la Juve (0-0) e contro la Lazio (2-0), e del suo gioco offensivo, avvolgente con gli esterni Cuadrado e Pasqual, del suo centrocampo portato più a costruire che a difendere? Quanto c’è ancora della “carica” per il gran gioco espresso nel cuore del girone d’andata (9 risultati utili consecutivi, sei vittorie e tre pareggi)? La squadra di Montella non sta attraversando un periodo felice. Eliminazione e tre pali in Coppa. Tre sconfitte consecutive fra campionato e Coppa, due consecutive battute a vuoto in casa. Vista contro la Roma ben blindata da Zeman (novità assoluta) è apparsa una squadra che fa fatica a costruire gioco e ha perso brillantezza. Borja Valero gioca in lungo e in largo e forse vuole fare troppo (batte corner e punizioni) rendendo uniforme l’inizio dell’azione, quindi prevedibile. Il pressing a tutto campo di Behrami dovrà limitarne iniziativa e raggio d’azione. Pesante l’assenza di Pizarro (s’è visto anche in Coppa) che da regista difensivo si divide il compito della costruzione del gioco con Borja Valero. Non ha la stessa valenza Aquilani, temibile per il tiro dalla distanza, ma meno brillante nella costruzione della manovra offensiva. Con gli esterni (Cuadrado e Pasqual) ben controllati, la Fiorentina perde lo slancio offensivo. Decisivi i duelli con gli esterni azzurri (Maggio in ripresa). Jovetic non è in un gran momento e cerca il gol con iniziative personali più che con gli scambi con Toni (sfida di forza per Britos) o Ljajic. La difesa della Roma, chiusissima, non gli ha dato spazio negli ultimi venti metri imbrigliandone l’estro. La difesa toscana, giovedì sera, ha ballato con grossi errori individuali anche in disimpegno e poca presenza nel gioco aereo. Portata ad attaccare, la Fiorentina si scopre spesso. Un invito alle ripartenze lunghe e schioccanti del Napoli, ma di fronte al contropiede fulminante degli azzurri sarà più prudente (un mediano davanti alla difesa). La squadra viola resta pericolosa sui calci piazzati. Sarà una partita ostica per la voglia di riscatto della Fiorentina, ma il Napoli più in salute pare avvantaggiato. Prevedibile nel secondo tempo il calo della squadra toscana per le fatiche di giovedì. Il Napoli, impostando il match sulla velocità e sul ritmo, potrebbe avere la meglio. Fra Neto e Viviano, la Fiorentina soffre anche tra i pali. Per il Napoli è la prima di due trasferte consecutive (domenica prossima a Parma). Un risultato utile a Firenze è possibile e renderebbe incoraggiante l’impresa di violare il campo imbattuto del Parma. Comincia un altro campionato per il Napoli con la classifica pulita. Se la squadra regge alla pressione del primo posto si apre un’avventura entusiasmante.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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