Prima col gioco mancando ripetutamente il 2-0, dopo con la grinta e con il cuore strangolando alla fine l’Atalanta (3-2) al San Paolo. Si sblocca Cavani (doppietta), torna al gol dopo ventidue partite Pandev. Risorge il Napoli dopo quattro pareggi e una sconfitta e difende a denti stretti il secondo posto (Milan sempre a -2). E’ stata una partita dura, traditrice (l’autogol di Cannavaro per l’1-1), un match sempre da conquistare (il 2-2 di Denis a venti minuti dalla fine). Ma è stato un Napoli che si è svegliato dal letargo, che ha ripreso corsa e brillantezza con i primi venti minuti di gioco spettacolare quando la squadra si apriva a ventaglio per attaccare, sostenuta da uno Hamsik strepitoso (tre assist geniali e tre tiri parati), calato solo nel finale, e con un Maggio più in salute. L’Atalanta è stata sempre in partita tranne che nel finale quando ha badato solo a difendere il 2-2. L’ha trafitta Pandev a un quarto d’ora dalla fine (4 minuti di recupero). Vittoria strameritata per il gran gioco iniziale, per la reazione al primo pareggio degli atalantini, per l’impegno straordinario nella ripresa quando sembrava che la vittoria dovesse sfuggire.
I titolarissimi tornano a cantare. Non c’è Inler e Dzemaili gioca da mediano sulla linea di Behrami, il solito leone. Per Dzemaili, mezz’ala offensiva, una partita di sacrificio sulla linea di centrocampo. Hamsik è ispiratissimo, Pandev non molla un pallone e cerca aperture propizie, si tira addosso tre avversari e serve i compagni. Sulle fasce, nonostante siano continuamente raddoppiati, Maggio e Zuniga dettano la partita. Cavani ha più brillantezza e forza nelle gambe. L’Atalanta (4-4-2) difende bene (Biondini e Carmona davanti alla difesa, ma pronti a impostare l’attacco). Il movimento continuo dei centrocampisti bergamaschi dà qualche problema al Napoli, non ci sono marcature fisse, gli azzurri devono sempre rincorrere l’avversario. E Denis, là davanti, è un lupo pronto a sbranare. Nella squadra orobica sono sotto tono Bonaventura e Maxi Moralez.
Il rigore con cui Cavani porta in vantaggio il Napoli (4’ leggero sgambetto di Giorgi a Zuniga in area) toglie la squadra azzurra dall’incubo della crisi. Ma la crisi non c’è più perché il Napoli si avventa sull’Atalanta con un gran gioco. Hamsik parte dalla trequarti per infierire sul dispositivo di difesa bergamasco (avanza Raimondi a marcarlo). Conquista palla e trascina il Napoli all’assalto. Il raddoppio sfugge tre volte: la palla alta di Pandev (16’), la palla fuori di Cavani sull’uscita del portiere (17’), la conclusione alta di testa (difficile) di Hamsik (21’). Sono Hamsik, Pandev e Zuniga a propiziare le azioni favorevoli. L’Atalanta non molla. Gioca in tranquillità (+9 sulla zona-retrocessione), ha una buona organizzazione di gioco, è più duttile a centrocampo. Ed è anche fortunata, a fine tempo, quando sul cross basso da destra di Denis, in piena area piccola con De Sanctis fuori, Bonaventura cicca la conclusione a porta vuota e sul rimpallo Cannavaro rintuzza la palla in rete (31’). Rocambolesco.
Il Napoli va in paura, lascia giocare l’Atalanta. Carmona (punizione da 25 metri), coglie la traversa (34’). Torna il fantasma delle partite contrarie, ma ora c’è un Napoli vivo, determinato. Hamsik non solo si lancia in avanti con fughe vertiginose e rifinisce l‘azione con tocchi sapienti, va anche al tiro (44’ Consigli para a terra).
C’è una vittoria tutta da conquistare nella ripresa. Pandev calcia a lato (50’), un gran tiro di Dzemaili viene intercettato davanti alla porta bergamasca da Denis (53’), Consigli si oppone a Cavani che, nello stretto, davanti all’area piccola, si libera di Stendardo e Carmona per il tiro (58’). La rabbia del Napoli è tanta. L’Atalanta si copre col difensore Canini sostituendo il centrocampista Giorgi (59’). Mazzarri fa la solita mossa (63’): dentro Armero per Gamberini, difesa a quattro con i ripiegamenti di Maggio e Zuniga. Arriva il raddoppio. Sull’assist di Pandev, Cavani si gira fra tre avversari in area e insacca (65’). Ventesimo gol in campionato, capocannoniere assoluto.
Ma non è ancora finita. L’Atalanta inserisce Livaja per uno spento Maxi Moralez (66’). Hamsik esplode con l’ultima azione elettrica per l’assist a Cavani: respinta del portiere (69’). Ed ecco la seconda delusione, ecco il secondo pareggio dell’Atalanta. Un lancio lungo di Carmona trova la difesa del Napoli aperta, Cannavaro è in ritardo su Denis, De Sanctis esce al limite dell’area mentre Behrami cade nel tentativo di intralciare Denis e l’ex azzurro mette dentro a porta vuota (73’).
Il Napoli è una squadra che deve farsi benedire. Gli va storto anche quando gioca, attacca e dovrebbe stravincere. C’è Insigne per Maggio (78’). La pressione offensiva degli azzurri torna piena, convinta, rabbiosa. Insigne cerca varchi a sinistra, combina con Armero che entra in area e serve a Pandev la palla del 3-2 che il macedone non sbaglia (non segnava dal 7 ottobre, un’eternità). E’ il gol che vale il secondo posto.
Nel finale espulsi Bigon e Mazzarri (protesta per i 4 minuti di recupero). Il Napoli tiene palla, Zuniga la difende continuamente vicino alla bandierina del corner. Il Napoli non dà più possibilità all’Atalanta di sganciarsi in attacco. Entra Rolando per Pandev (89’). Ancora Hamsik cerca il gol, glielo nega Consigli (93’).
Fonte: Il Napolista.it
La Redazione
M.V.
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