Con la terza tripletta della stagione Cavani abbatte l’Inter al San Paolo (3-1). E sono 101 i gol del Matador in maglia azzurra, sempre più capocannoniere del campionato (Di Natale -6). A tre giornate dalla conclusione del torneo mancano solo tre punti per blindare definitivamente il secondo posto. La vittoria sull’Inter si accompagna ad una serie di record del Napoli di Mazzarri: maggior numero di punti (72), maggior numero di vittorie casalinghe (13), maggior numero di gol (67), migliore attacco casalingo di questo torneo (42 reti). Terza vittoria consecutiva e settima partita utile con sei successi pieni. Diciassette punti in più rispetto all’anno scorso.
All’Inter mancavano tredici giocatori e, all’ultimo istante, anche Rocchi dava forfait. Squadra senza attaccanti (Palacio, Milito, Cassano in infermeria), zeppa di centrocampisti (sei). Era questa la trappola in cui il Napoli poteva impigliarsi, perdere cioè il controllo del centrocampo andando in inferiorità numerica. Ma Hamsik e Dzemaili partivano dalla trequarti infoltendo il centrocampo napoletano e, come al solito, Behrami (al rientro dopo la squalifica) presidiava bene la zona davanti alla difesa. La manovra offensiva ruotava attorno a Pandev sulle ripartenze di Hamsik e Dzemaili. Quando il macedone prendeva palla (e numerose botte), il gioco azzurro si apriva d’incanto, mentre si bloccava sulla sinistra per le incertezze di Zuniga.
La difesa a tre dell’Inter si infoltiva degli appoggi di Jonathan a destra (su Zuniga) e di Pereira a sinistra (su Maggio). In effetti, l’Inter in grosse difficoltà di formazione difendeva a due linee lasciando ad Alvarez e a Guarin, centravanti improvvisato, di creare qualche disturbo in avanti. Non poteva fare di più e la squadra milanese è stata bene in campo, gemendo però sulle improvvise verticalizzazioni del Napoli. Aveva anche Benassi in soggezione su Hamsik e Juan Jesus in difficoltà su Pandev, capace di tenere palla nei contrasti e girarla immediatamente per aprire il gioco.
Il Napoli andava subito in vantaggio proprio con la premiata ditta Pandev-Cavani (3’). Verticalizzazione del macedone per il Matador che in corsa, fra Ranocchia e Chivu spaesati, toccava appena e infilava. Eccellente rientro dopo la squalifica.
Sbloccata sul nascere, si annunciava una partita facile. Ma non era così. De Sanctis doveva stare molto attento sulle conclusioni di Guarin (5’ violenta punizione dai trenta metri), Pereira (13’ pericolosa conclusione bassa) e ancora Guarin (20’). L’Inter improvvisava gioco, ma stava bene in campo acciuffando il pareggio. Cannavaro non copriva la discesa di Kovacic e, in area, Zuniga sbilanciava Alvarez. Sul rigore dello stesso Alvarez, De Sanctis toccava la palla, ma il tiro era troppo forte e si insaccava (22’).
Poteva diventare una partita scorbutica, e in parte lo era, perché l’Inter non dava punti di riferimento con la sua formazione di emergenza, però andava sempre in difficoltà sugli attacchi del Napoli. Ad Hamsik sfuggivano due occasioni (16’ e 21’), Cavani batteva a lato (17’), Handanovic doveva sventare una filante conclusione da lontano di Dzemaili e parava anche un tiro di Pandev (30’).
Arrivava un rigore anche per il Napoli. Pandev, sulla sinistra, piantava Ranocchia, entrava in area per toccare all’accorrente Zuniga sbilanciato da Jonathan. Dal dischetto, Cavani infilava d’autorità (33’). Il Napoli era padrone del match. Non andava ancora a segno perché Hamsik prima concludeva fuori (42’), poi Handanovic gli parava la conclusione (44’).
L’Inter impiegava Cambiasso per Benassi nella ripresa e la sua manovra migliorava. Il Napoli retrocedeva, forse pensando al contropiede, e subiva il palleggio dell’Inter. Dopo un colpo di testa di Ranocchia fuori (52’ su corner), Cavani era troppo egoista nel voler andare in gol (bloccato) mentre c’era Hamsik in attesa e solo (55’) in area.
Doveva entrare Rolando per Gamberini sofferente di crampi (61’). Peccato, un cambio obbligato, mentre Mazzarri pensava ad altre mosse tattiche. Inseriva Armero per Dzemaili (65’) facendolo giocare da mezz’ala sinistra con Hamsik a destra. Ancora Pandev alla ribalta nell’assist per Cavani, palla a fil di palo del Matador (67’). Poi i due confezionavano il terzo gol con uno scambio ampio e volante Cavani-Pandev-Cavani, difesa interista travolta, terza rete del Matador (78’). Il Napoli metteva il cappello sulla partita e l’Inter non aveva più nulla da dire.
Entrava Insigne per l’ovazione all’uscita di Pandev (85’). Applausi per tutti. Si rigioca mercoledì sera, a Bologna. I punti di vantaggio sul Milan sono sempre sette.
Fonte: Il Napolista.it
La Redazione
M.V.
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