Al “Collana” le ragazze di Marino hanno vinto alla grande esprimendo un gioco davvero spettacolare, confermando la crescita costante che le vede prendere sempre più confidenza con la categoria. La squadra ha mostrato compattezza e solidità, oltre ad essere letale in fase offensiva. Nel post-partita la parola è andata ai protagonisti del successo della Carpisa che ora attende l’Acese per gli ottavi di finale di Coppa Italia. Il primo ad intervenire ai nostri microfoni è il presidente Lello Carlino:
“All’inizio il Riviera Romagna era ben messo in campo, si tratta di una squadra tecnica, tatticamente ben organizzata. Con il passare dei minuti, però, le nostre ragazze hanno preso sempre più campo e alla fine si è vista una grande Carpisa. Finalmente la nostra squadra sta acquisendo i meccanismi della serie A; si gioca di prima, si sfruttano di più le fasce. Nel girone di ritorno sono convinto che ci divertiremo, la squadra è giovane ma è molto forte e, dopo aver pagato lo scotto della categoria a causa dell’inesperienza, è in costante crescita. Il merito va a mister Marino che ha saputo plasmare la rosa; consiglio a tutti di venire al “Collana”, il divertimento è assicurato. I tecnici di Ischia e Carpisa sono vincenti, amano giocare a calcio come piace a me. E’ ovvio che non sempre ci riusciamo, però, la priorità è l’impegno delle mie due compagini per lo sport pulito. La Carpisa non può ancora essere definita una big della categoria, dobbiamo fare la nostra esperienza. E’ una squadra giovanissima che in questi anni ha vinto tanto, però, la serie A è un’altra cosa ma, dopo aver pagato lo scotto del noviziato, le cose cominciano ad andare sempre meglio”.
Ai nostri microfoni interviene anche il dg delle tartarughine Italo Palmieri sul successo contro le romagnole:
“Il rito del sale? Basta farlo una sola volta (ride n.d.r.), ma al di là di questo credo che oggi sia stata la miglior prestazione della nostra squadra. Le nostre avversarie hanno una buona rosa ma ha fatto la differenza il nostro ottimo primo tempo. Quando Caramia e Pirone si esprimo a livelli straordinari, nessuno può fermarci. Valeria è ormai una calciatrice che si sta consolidando in questa categoria, anche Maria sta facendo cose egregie e il centrocampo cresce di partita in partita, quindi ci riteniamo decisamente soddisfatti. Ogni partita è una storia a sè, mercoledì contro l’Acese sarà una gara importante visto che lo scorso anno siamo arrivati in finale in questa competizione. Quando recupereremo le infortunate come Schioppo, Riboldi e Kensbock avremo una rosa sempre più competitiva per la serie A, senza dimenticare che tra poco avremo la giapponese Yamamoto che è una calciatrice molto valida e ci farà fare il definitivo salto di qualità. Sappiamo che ci sarà molto lavoro da fare, ma se le ragazze manteranno questa concentrazione potranno giocarsela per le prime 4/5 posizioni della massima serie”.
Interviene anche l’allenatore delle tartarughine Geppino Marino sulla splendida vittoria contro il Riviera Romagna:
“Con questo nuovo modulo c’è più equilibrio tra i reparti, le ragazze ci stanno mettendo la giusta cattiveria, molta concentrazione e i risultati stanno cominciando ad arrivare. Abbiamo cominciato la gara giocando sovra-ritmo, all’inizio la partita ha vissuto una fase di studio, poi il Riviera Romagna non è riuscita a tenere i nostri ritmi alti, con l’uno-due che ha portato la gara in discesa dalla nostra parte. A differenza della gara con il Tavagnacco c’è stato l’approccio giusto, abbiamo impiegato la concentrazione necessaria per portare a casa il bottino pieno. Non è una questione di modulo perché anche nelle altre gare abbiamo sempre creato molte palle gol, è cambiato è l’approccio al match, soprattutto la condizione delle ragazze sta crescendo di partita in partita. Ad inizio stagione abbiamo pagato lo scotto della categoria, dove non riuscivamo a giocare con i ritmi con cui ci esprimevamo in A2. Le ragazze si sono adeguate, abbiamo fatto i dovuti accorgimenti con gli allenamenti settimanali con dei carichi di lavoro molto completi e i risultati sul campo si cominciano a vedere. Ho sempre creduto ad un buon campionato della Carpisa, possiamo dire la nostra e, nonostante l’inizio difficile, sapevo di poter contare su ragazze in gamba, che hanno grande professionalità e ci mettono tanta passione. Quando ci sono tutti questi requisiti, i risultati devono venire per forza; è importante continuare a lavorare perché con il tempo ci divertiremo sicuramente. Contro l’Acese ci teniamo a far bene perché la Coppa Italia è una manifestazione importante per noi. Lo scorso anno arrivammo in finale e perciò vogliamo arrivare tra le prime. Le siciliane non vanno sottovalutate anche se giocano in A2, sappiamo che non conta la categoria; basta vedere il nostro percorso dello scorso anno. Sarà importante l’approccio ma soprattutto la convinzione nei nostri mezzi per fare un altro buon risultato”.
Infine anche l’attaccante della Carpisa Valentina Giacinti rilascia alcune dichiarazioni ai nostri microfoni:
“Oggi abbiamo dato tutte il massimo, stiamo diventando sempre di più una squadra. So che sto migliorando di partita in partita, sto trovando la giusta sintonia con Caramia e Pirone. Nel primo tempo ho avuto difficoltà a giocare sulla destra, il terreno non era in perfette condizioni, due erano le soluzioni: o saltavo gli avversari o il terreno di gioco (ride n.d.r.), quindi l’inizio è stato traumatico, mentre nella ripresa le cose sono andate sempre meglio. Se continuiamo su questa strada possiamo giocarcela per il quarto-quinto posto. Mercoledì dovremo affrontare l’Acese come se di fronte avessimo la Torres, il Riviera Romagna; sappiamo che ogni gara sarà una battaglia e dovremo avere lo spirito giusto per vincere in Coppa Italia. Mi sto rendendo conto che più andiamo avanti e più la nostra condizione cresce di partita in partita. C’è un miglioramento sia sul piano fisico che su quello tecnico, a Verona contro il Bardolino andremo con l’animo sereno, faremo la nostra prestazione senza arrenderci, dovremo giocare al massimo sin dal primo minuto e non reagire solo nella ripresa, come è avvenuto nella sfida contro il Tavagnacco”.
Intervista a cura di Dario Gambardella e Alessandro Sacco
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