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Carpisa Yamamay Napoli-Fiammamonza 6-1: la parola ai protagonisti

Carlino: "Siamo il fiore all'occhiello del Sud"

La Carpisa Yamamay Napoli oggi ha battuto in maniera convincente il Fiammamonza: 6-1 il risultato finale (clicca qui per rileggere la diretta). Un successo importante che dà continuità alla vittoria in trasferta a Firenze e permette alle ragazze di mister Marino di preparare con maggiore serenità la partita contro l’Upc Graphistudio Tavagnacco. Al termine del match la redazione di IamNaples.it ha intervistato in mixed zone quattro protagonisti: gli attaccanti Maria Caramia e Roberta Diodato, il medico sociale Carlo Ruosi, il presidente Lello Carlino ed il direttore generale Italo Palmieri.

Introduce le dichiarazioni dei protagonisti l’attaccante Maria Caramia:

“Devo fare un ringraziamento al nostro medico sociale Ruosi e alle sue mani fatate, gli avevo promesso un gol in casa. Voglio rivolgere, però, un tributo anche al pubblico e alla società e sono davvero felice per questa prestazione. Ora siamo una squadra davvero forte, il mister ha una rosa competitiva, in attacco prima Pirone era da sola, adesso ci siamo tutte per fare la differenza. Io con Kensbock, Diodato e Giacinti formiamo un patrimonio tecnico in attacco che può fare la differenza in questa categoria e i risultati si stanno cominciando a vedere. Oggi in campo c’era il tridente ed è stata un’idea del mister perché durante la settimana Marino ci ha viste in condizione per provare a sbloccare il match quasi subito a prescindere dall’avversario che avevamo di fronte. Questo successo ci caricherà in vista della gara contro il Tavagnacco, siamo convinte dei nostri mezzi e saremo decise nell’affrontare una squadra sicuramente di grande valore. Noi non abbiamo paura dei nostri prossimi avversari.”

Dopo Maria Caramia, prende la parola il medico sociale Carlo Ruosi sullo stato di forma delle “tartarughine”:

“Non ho le mani magiche, è stata brava Maria Caramia, che ha fatto un gol e delle belle giocate davanti al pubblico del “Collana”. Sabato scorso gli ho detto che dopo il gol a Firenze avrebbe segnato anche in casa e sono felice che sia andata così. Dopo la marcatura Maria mi è venuta ad abbracciare, ha fatto un grande gol, da “Maradona” del calcio femminile; oggi sono state tutte brave, ma Maria è andata davvero alla grande, Caramia è il nostro leader e con Pirone costituisce un tandem davvero vincente; il centro classifica ci sta stretto per i valori tecnici che la squadra ha. Non dimentichiamoci che tra non molto rientrerà Penelope Riboldi, un’altra giocatrice che con le sue qualità farà la differenza nella Carpisa; sta recuperando alla grande e pensiamo di recuperarla per il mese di gennaio, al massimo febbraio”.

A soli 18 anni, la sua doppietta all’esordio in casa dimostra il valore del settore giovanile della Carpisa. Non potevano mancare le dichiarazioni di Roberta Diodato:

“Sono molto contenta della doppietta, era la prima volta che giocavo al “Collana”, e realizzare due gol in massima serie è un’emozione davvero indescrivibile. All’età di 18 anni non è facile giocare e fare così bene, sono contento anche per la squadra che mi ha messo in condizione di farmi fare questa doppietta davanti al pubblico di casa. La nostra squadra tecnicamente è molto forte, c’era solo tanta sfortuna da parte degli attaccanti, ma con il passare delle settimane ci stiamo riprendendo e i risultati si stanno vedendo. Stiamo man mano recuperando tutte le infortunate e siamo convinte che nel girone di ritorno faremo ancora meglio, sicuramente il nostro futuro è roseo”.

Non potevano mancare le parole del patron Lello Carlino che freme per l’attesa di Ischia-Gladiator, sfida al vertice del Girone H del campionato di Serie D in programma domani:

“La squadra sta cominciando ad imparare la categoria della serie A, le ragazze stanno giocando in maniera convincente, attaccano spesso sulle fasce, con un gioco di prima e poi, dopo il lungo infortunio, Caramia sta tornando ai suoi livelli. Aspettiamo con fiducia le infortunate e sono certo che faremo uno splendido girone di ritorno perché possiamo dire la nostra in serie A. Oltre il risultato, vorrei elogiare il pubblico, si comincia a vedere che si stanno appassionando al nostro mondo, lo meritano le nostre calciatrici per i tanti sacrifici che fanno durante la settimana e per l’amore che danno per questo sport. Questo è sempre calcio ma è uno sport che ci piace, perché siamo l’unica squadra del Meridione a giocare nella massima serie ed è un motivo d’orgoglio per me e per l’intero movimento, aspettando che le compagini della Puglia e della Sicilia possano raggiungerci in serie A per far crescere questo sport in maniera impetuosa. Il fiore all’occhiello del Sud siamo noi e dobbiamo difendere i nostri colori al meglio. Ora, però, tocca alla Federazione di proseguire il lavoro dei club per diffondere il calcio femminile in maniera costante su tutto il territorio nazionale. Nel calcio maschile le cose non vanno nella maniera giusta, diamo spazio alle ragazze perché se lo meritano tutto. Il calo sugli spalti dei tifosi nello sport maschile è evidente, si stanno disaffezionando per le tante vicissitudini extra-campo, invece, vedere tanto pubblico al “Collana”  è un grande successo per l’intero movimento. Sugli spalti c’erano molti bambini che vogliono iscriversi alle nostre scuole calcio e per il nostro club è un successo davvero incredibile. Bisogna dare un merito al dg Italo Palmieri, a Bruno Moriello e al segretario Lello Riccio che stanno portando lo sport in rosa a grandi livelli ed è un progetto davvero vincente. Domani ad Ischia vorrei vedere la stessa giornata di sport che abbiamo vissuto oggi al “Collana”. Sono due compagini che stanno facendo davvero bene, il Gladiator è ancora imbattuto, mentre l’Ischia ha la migliore difesa, domani sicuramente sarà una grande partita. Ritornando alla Carpisa, la squadra non ha mai avuto paura, va sempre in campo per vincere, all’inizio non avevamo l’esperienza per affrontare le più forti, però, avevamo anche molte infortunate ma confido molto nel girone di ritorno per far vedere a tutte le nostre qualità”.

Dai nostri inviati al “Collana” Alessandro Sacco e Dario Gambardella



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