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Carpisa in serie A1, tra le protagoniste la sosia di Hamsik

Dopo 20 anni una squadra napoletana in massima serie stagione a suon di record

Cinque anni dopo il Napoli di De Laurentiis, anche il Napoli del calcio femminile torna in serie A. Il Carpisa Yamamay batte l’Acese 5-1 in casa (i gol di Vitale, Vivirito, Giuliano, Pirone, Diodato) e festeggia con due giornate di anticipo la matematica promozione tra le grandi della massima serie (Napoli punti 54, Res Roma 43, con una partita in meno). Un bel segnale per il calcio napoletano, un secondo inseguimento alla serie A riuscito, con la squadra del presidente Raffaele Carlino che ha dovuto soffrire non poco, come i primi anni degli azzurri di De Laurentiis, partendo dalla serie C e aspettando 7 stagioni prima di coronare il sogno promozione. Da 20 anni un club della nostra città mancava dalla A femminile; a inizi anni ’90, infatti, si concluse il ciclo del GB Campania: uno scudetto, nel 1989.
Il Carpisa Yamamay non ha mai perso un match e vanta una serie positiva di 18 partite (17 vittorie e un pari), che sale a 32, se si aggiungono quelle del 2010-2011 (serie iniziata nel dicembre 2010), quando Napoli tentò una clamorosa ma sfortunata rimonta, sfumata all’ultima giornata. E poi le giocatrici simbolo, iniziando da Roberta Filippozzi, la «Marekiara» del calcio delle donne, chiamata così per la somiglianza con Hamsik, che a soli 19 anni ha conquistato tutti con il suo talento, continuando con le gemelle del gol, Caramia e Pirone, 35 reti in due, nessuno come loro tra A1 e A2. La ragazze del tecnico Peppe Marino sono entrate nel giro delle nazionali: Pirone (maggiore), Filippozzi con Lecce (under 19) e Radu (nazionale romena).
Napoli nella scorsa estate fu la prima delle escluse dal ripescaggio, in un campionato che si è presentato al via senza una sola formazione del Sud. «Sul campo riscatteremo questa ingiustizia subita», aveva dichiarato a inizio di stagione Valeria Pirone, giocatrice simbolo del team. E così è stato. Grande soddisfazione per il presidente Carlino che ha sempre creduto in questa avventura ampliando i settori giovanili del club: «Dimostriamo che programmazione e la professionalità funzionano anche a Napoli. I marchi Carpisa e Yamamay si confermano vincenti, nello sport come nell’imprenditoria».
«Dedichiamo questa promozione alla nostra Maria Caramia che non è con noi per un grave lutto familiare», ha detto commosso il tecnico Marino a fine gara. Emozionato il dg Italo Palmieri: «Lo sport a Napoli non è solo il Napoli, nel nostro piccolo la promozione in A1 della Carpisa lo dimostra. Ora bisognaconsolidare il nostro club per le prossime stagioni e magari avvicinare le grandi del campionato».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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