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Carpi, l’esordio di De Guzman dal sapore di salvezza

Il direttore sportivo azzurro era convinto che De Guzman avrebbe dato una mano significativa al Carpi, e fino ad ora (nonostante l'attesa) sembra aver ragione

Niente male, però. Prima presenza a oltre sei mesi dall’inizio della stagione. E subito primo gol. Niente male, soprattutto se la rete è decisiva. E’ stato Jonathan De Guzman a decidere il “derby” tra le ‘cenerentole’ annunciate di questa Serie A, che invece (alla faccia degli scettici) ancora danno battaglia per la salvezza (e che ultime in classifica lo sono state solo per qualche giornata…)

De Guzman è il più internazionale dei giocatori del Carpi: il suo gol, in un debutto da ricordare, per un’italianissima salvezza. Toronto, Ontario, in Canada dove il centrocampista di nazionalità olanese è nato. E quindi il Feyenoord dove è cresciuto calcisticamente. Dal Canada all’Olanda, poi la Spagna: Maiorca e Villarreal. E poi l’Inghilterra, con la duplice esperienza allo Swansea. La maglia arancione della nazionale olandese e poi l’avventura italiana nel Napoli.

Fu richiesta espressa di Benitez, che chiese un “tuttofare” per il centrocampo. Arriva nel Carpi il giocatore più “internazionale” della storia della società neopromossa in Serie A. “Sono un centrocampista box to box”, provò a spiegare De Guzman quando si presentò nel Napoli. In effetti fu annunciato come un calciatore di contenimento, ma lui teneva a spiegare che sapeva fare bene le due fasi partendo, però, più avanti. Da un’area all’altra, nel Napoli tutto sommato non ha fatto male: Benitez forse avrebbe fatto meglio a presentarlo come un centrocampista offensivo.

Tre gol in Serie A e un assist, ben quattro in Europa League, con la tripletta allo Young Boys in evidenza. Un assist in Europa League e anche nella finale di Supercoppa. Non ha giocato molto, circa 2000 minuti complessivi, ma l’apporto di gol è stato notevole rispetto alle apparizioni. Capacità di inserimento e corsa le doti migliori, ma la concorrenza e una certa mancanza di continuità lo hanno fatto sparire dai radar.

L’ultima presenza in azzurro il 4 aprile contro la Roma, dove il Napoli perse e lui giocò titolare. Fu l’ultima apparizione: Benitez fu travolto dalle critiche e De Guzman, uno dei suoi “uomini”, forse pagò qualcosa. Un ingaggio importante e qualche problema alla schiena lo hanno messo in partenza la scorsa estate. Non se ne fece nulla perché il giocatore non era in condizioni fisiche sufficienti, per il Napoli non era così ed è anche partita una disputa, poi risolta pacificamente.

A gennaio è arrivato prestito al Carpi: un bel regalo di Giuntoli per la piccola realtà di provincia, che con il miglior De Guzman potrebbe fare il salto di qualità a centrocampo. Il direttore sportivo azzurro era convinto che De Guzman avrebbe dato una mano significativa, e fino ad ora (nonostante l’attesa) sembra aver ragione. De Laurentiis gli sta pagando quasi tutto l’ingaggio, ma con la promessa da parte del giocatore di rendere al massimo. E attenzione: De Guzman non mente quando dice: “Sto bene qui”. Chissà, se la salvezza dovesse davvero arrivare l’internazionale De Guzman potrebbe fare felice l’italianissima provincia del Carpi anche in futuro.

Fonte: GianlucaDiMarzio.com

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