Dalla Serie D alla A, in soli due anni. Kevin Lasagna, arrivato a Carpi in punta di piedi, non ha faticato a guadagnarsi la fiducia di società e tifosi. Come? A suon di gol, ovviamente. In una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, l’attaccante ha ripercorso velocemente la sua carriera: “Ho avuto voglia e fortuna. Forse prima mi sottovalutavano e in questi due anni sono cresciuto molto. Tra Serie D e Serie B cambiano la qualità dei giocatori e soprattutto l’intensità e la rapidità delle giocate. In D alcuni si allenano dopo il lavoro, è un altro mondo. Però tanti dilettanti vengono lasciati senza possibilità: i ds vanno a vedere sempre la Primavera e mai la Serie D. Giuntoli mi ha trovato lì. Ho un diploma da geometra e il lavoro mi piace. Ho fatto anche il praticantato in uno studio, andavo in giro per cantieri e vedere progetti o facevo disegni al computer. Niente case vere però, solo esercitazioni. Quando è arrivato il Carpi ho capito che il mio mestiere sarebbe stato un altro. Prima non potevo saperlo, con la D non si vive. Il mio sogno? Un gol a San Siro, con il Carpi, contro l’Inter. Tra i gol già fatti, nella mia testa il più bello è il primo da professionista, a novembre 2014 contro il Cittadella. Era un 5-2 inutile dopo il 90′: però per me vale tanto».
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